La legge di conversione del decreto Destinazione Italia. è stata approvata dalla Camera, ora passa al Senato ma visti i tempi (l’iter deve terminare entro il 22 febbraio) sembra molto probabile che la versione uscita da Montecitorio sia definitiva: non si esclude che il Governo metta la fiducia in Senato. Si tratta di una norme che contiene diverse disposizioni per le imprese, PMI in particolare. Fra le novità più rilevanti introdotte in sede di dibattito parlamentare, la possibilità di usare i crediti con la PA in compensazione per sanare le cartelle esattoriali, lo stralcio dell’intero articolo 8 che conteneva le misure sulla RC Auto (=> leggi il Ddl ad hoc sugli Sconti RCA), misure per alimentare la diffusione dei mini bond emessi dalle PMI e i crediti d’imposta per le imprese.
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Digitalizzazione
Il piano contiene una serie di misure per favorire la digitalizzazione e la connettività delle PMI, contenute nell’articolo 5, fra le quali un voucher da 10mila euro per le imprese che investono nel digitale: acquisto di software, hardware, servizi, sviluppo di soluzioni di e-commerce, banda larga e ultralarga, formazione qualificata del personale nel campo ICT. In tutto, vengono stanziati 100 milioni di euro, saranno necessari decreti applicativi del Ministero dello Sviluppo Economico per i bandi. Fra le modifiche apportate alla Camera, l’introduzione di un comma 5 bis che prevede l’istituzione di una banca dati di tutte le reti di accesso ad Internet di proprietà sia pubblica che privata esistenti sul territorio nazionale, da realizzare da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Crediti di imposta
Credito d’imposta del 50% per le aziende che investono in ricerca e sviluppo, per un massimo di 2,5 milioni per ciascuna impresa. A questo scopo vengono stanziati 600 milioni per il triennio 2014-2016. C’è anche un credito d’imposta del 19% che originariamente era riconosciuto a tutte le persone fisiche e giuridiche che acquistavano libri, e che invece è stato limitato ai librai e agli studenti delle scuole superiori.
Internazionalizzazione
Ci sono una serie di misure, ad esempio il potenziamento del Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese, semplificazioni per favorire l’ingresso di start-up in Italia, e l’istituzione di un Tribunale delle società con sede all’estero.
Credito PMI
Ci sono una serie di semplificazioni per l’emissione di mini bond da parte delle PMI (articolo 12 del decreto), è prevista la concessione di mutui agevolati per la creazione di nuove imprese (articolo 2). Infine, in sede di dibattito alla Camera, è stata introdotta la possibilità per le imprese di compensare i credito della PA con le cartelle esattoriali.