Maxi-emendamento del Governo e fiducia incassata in Senato (171 sì e 135 no) in tarda serata: la Legge di Stabilità 2014 si appresta ad arrivare alla Camera dopo una giornata infinita dai ritmi serrati: presentazione in Aula, discussione e dichiarazioni di voto, prima chiama, voto slittato oltre la mezzanotte del 26 novembre.
Il testo blindato
Una nuova maratona, dunque, dopo quella sui lavori in commissione Bilancio conclusasi con un testo approvato senza mandato al relatore (modifiche approvate passibili di decadenza). Un tecnicismo a cui il Governo ha risposto con il maxi-emendamento numero 1.900 (<= clicca per scaricare il testo integrale), che ha sostituito per intero il Ddl originario recependo i correttivi applicati alla manovra in commissione Bilancio e integrandoli con altre proposte di Governo come la nuova IUC (Service Tax che incamera l’IMU 2014).
L’iter della manovra
Al termine di questa complessa due giorni, la Legge di Stabilità passa in seconda lettura alla Camera: eventuali cambiamenti saranno apportati a Montecitorio. Nel frattempo si è giocata una partita tutta politica, legata agli assetti della maggioranza che sostiene il Governo, da cui è uscita Forza Italia, nonostante lo stesso presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso avesse telefonato a Silvio Berlusconi per convincerlo a votare la fiducia alla manovra del Governo. Ma vediamo intanto cosa si profila all’orizzonte, tutto da confermare nel corso dell’iter parlamentare della Legge di Stabilità 2014, che dunque prosegue alla Camera.
Le novità
Tra le novità dell’ultima ora c’è la sperimentazione – in alcune importanti aree metropolitane – del reddito minimo, finanziato dal contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro (la cui platea viene estesa rispetto al testo originario del ddl). Nel passaggio alla Camera si pensa anche di destinare tutti i proventi della Spending Review 2014 al taglio delle tasse che gravano delle famiglie. Le altre misure:
- Cuneo fiscale: insieme a quella sul fisco sulla casa è il capitolo principale di questa manovra. Il beneficio per la busta paga dei lavoratori viene maggiormente concentrato sui redditi bassi; l’aumento della detrazione sul lavoro dipendente scatta per chi guadagna fino a 35mila euro (mentre il testo originario del Ddl spalmava l’agevolazione fino a 55mila euro annui). L’aumento massimo (che si concentra nella fascia di reddito fra i 15 e i 20mila euro) è di 225 euro annui.
- IUC: è il nuovo nome della Service Tax, che incamera IMU, Tasi (servizi indivisibili dei comuni) e Tari (tassa rifiuti). Resta l’esclusione per la prima casa, e tornano le detrazioni. L’aliquota massima di IMU e Tasi non può superare l’1,06%.
- IMU imprese: sale al 30% la deducibilità da Ires e Irpef per l’IMU pagata sui capannoni delle imprese, e magari estendere l’agevolazione ai fini Irap. Ci sono sul tavolo 200 milioni circa per finanziare la misura, che si aggiungono ai 500 destinati ai comuni per reintrodurre le detrazioni sulle prime case evitando che la nuova IUC possa costare più della vecchia IMU.
- Pensioni: resta tutto come nel Ddl originario, con rivalutazione al 100% per assegni fino a tre volte il minimo (1.500 euro al mese), e parziale per quelli da tre a sei volte il minimo; contributo di solidarietà sopra i 150mila euro per le pensioni d’oro, dal 6% per la parte eccedente quattordici volte il trattamento minimo, (assegni oltre i 90.000 l’anno) e fino al 18% per la parte eccedente trenta volte il minimo (oltre 193.000 euro l’anno).
- Cartelle esattoriali Equitalia: c’è la rottamazione, ovvero al possibilità di pagare le vecchie cartelle ma non riducendo la sanzioni, solo azzerando gli interessi.
- Accesso al Credito: le garanzie dello Stato concesse tramite la Cassa Depositi e Prestiti semplificherà l’erogazione di liquidità alle imprese acquistando titoli cartolarizzati, mentre due fondi ad hoc concederanno finanziamenti per le PMI e per i mutui di famiglie e lavoratori precari co.co.pro.
- Editoria: fondo straordinario da 120 milioni in tre anni (50 milioni nel 2014, 40 milioni nel 2015 e 30 milioni nel 2016).
- Patto di stabilità interno allentato per un miliardo di euro, per far ripartire i cantieri nei comuni.
- Fondo calamità naturali: sostenuto dai risparmi sul finanziamento pubblico ai partiti.
- Altri stanziamenti: 330 mln all’autotrasporto, 500 mln al trasporto pubblico locale e altri 500 alla rete ferroviaria, 20,7 mln alla banda larga, 335 mln nel 2014 e 150 nel 2015 all’ANAS, 58 mln in due anni per il semestre UE di presidenza italiana, 20 mln a Lampedusa.
Iter dei lavori in Senato: ddl Stabilità 2014 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato) e sintesi della seduta.