Decreto Lavoro in Gazzetta Ufficiale del 28 giugno, in vigore dallo stesso giorno:
- il primo effetto è il rinvio dell’aumento IVA al 22% (leggi) previsto per questo primo luglio, che resta al 21% fino al primo ottobre (costo: 1 miliardo);
- il secondo è il rincaro degli acconti fiscali IRPEF e IRES E IRAP e della tassa sulle sigarette elettroniche (approfondisci).
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Acconti imposte
Acconto IRPEF 2013 al 100% (dal 99%). Si applica alla seconda (o unica) rata di novembre. Il calcolo a novembre andrà fatto sottraendo dall’acconto complessivo, calcolato nella nuova misura del 100%, quanto già pagato come prima rata.
Acconto IRES (reddito di impresa) al 101% (dal 100%). misura una tantum solo per il 2013. l’aumento ha effetto sulla seconda (o unica) rata di novembre.
Acconto IRAP al 100% per imprenditori individuali e società di persone e al 101% per i soggetti IRES (in questo caso, solo per il 2013). Anche qui, effetti sulla rata di novembre.
Acconto ritenuta su interessi dei conti correnti applicata dagli istituti di credito e dalle Poste al 110%, solo per il 2013, effetti sulla seconda scadenza di acconto.
=>Approfondisci: rincaro IRPEF, IRES ed IRAP per il rinvio IVA
Sigarette elettroniche
Imposta del 58,5% da gennaio 2014 (dal 21%). Inoltre la commercializzazione di questi prodotti «viene assoggettata dalla preventiva autorizzazione dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli nei confronti di soggetti che siano in possesso» di una serie di requisiti fissati dal decreto ministeriale 67/1999 sui tabacchi.
Le aziende del settore temono possa significare che la vendita di questi prodotti venga consentita ai soli tabaccai. In realtà il comma 5 dell’articolo 22 prevede che, in attesa di una disciplina organica, la vendita sia consentita anche ad altri soggetti, in deroga alle norme per cui solo i tabaccai possono vendere monopoli di stato.
Quindi le e-cig continueranno per ora ad essere vendute nei negozi specializzati (leggi di più), ma si introducono paletti, fra cui l’autorizzazione dei monopoli, e si prevede una specifica e più ampia regolamentazione del settore.
Nuovi rincari
All’interno della maggioranza ci sono forze (Pdl in testa) che vorrebbero riuscire ad evitare l’aumento degli acconti fiscali. Sarà uno dei temi più dibattuti in Parlamento durante l’iter di conversione in legge del decreto. Certo, per evitare di rendere più salati questi acconti, bisogna reperire in altro modo il miliardo necessario (fra le ipotesi, un rincaro delle accise su sigarette e benzina).
Non solo: lo stesso Governo, nel presentare il rinvio IVA, non ha escluso che si possa portarlo a fine dicembre. In questo caso, di miliardi bisognerebbe trovarne 2, mentre per evitare del tutto il balzello, ne servono 4 (per il 2014).