Le norme sull’IMU si incrociano con quelle sui Debiti della PA alle imprese, ma il risultato è una beffa per le aziende: in sede di conversione in legge del decreto sui rimborsi (Dl 35/2013) , il Senato ha approvato un emendamento che toglie alle imprese 400 milioni per dare ai Comuni un rimborso IMU, attingendo al Fondo gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti e destinato ad anticipare agli enti locali le somme per saldare i conti con le imprese.
=> Consulta il Dl sulla restituzione dei debiti PA alle imprese
I 400 milioni tolti alle imprese sono destinati ai Comuni per compensare l’IMU. Un pasticcio provocato dal maggiore esborso IMU a loro carico nel 2012: un problema “tecnico” di bilancio, risolto però a svantaggio delle imprese. Con un’ulteriore beffa: si assottiglia il tesoretto destinato a saldare i debiti con le imprese. Nel frattempo, entro il 5 luglio i Comuni devono pubblicare la lista dei rispettivi creditori.
Da sottolineare che i fondi per le anticipazioni erano già insufficienti per far fronte a tutti i debiti da rimborsare nel 2013 (leggi di più) e che, sui 10 miliardi previsti già erano stati applicati tagli alla Camera (vedi i dettagli).
Ora si attende la fine dell’iter di conversione in legge del Dl per fare i conti precisi: il via libera deve arrivare entro il 7 giugno, ultimo giorno utile. Visti i tempi non sono più possibili cambiamenti: il testo uscito dal Senato è quello definitivo.
Non è l’unico emendamento approvato in Senato. Un altro riguarda i liberi professionisti: si estende anche a loro la possibilità di certificare i crediti maturati con la PA tramite compensazione (leggi qui).
Un ulteriore emendamento prevede la doppia garanzia dello Stato sul pagamento dei debiti esclusi dal provvedimento, estendendo pertanto il plafond di 40 miliardi appena stanziati. Si tratta di una misura che avrà effetto nel 2014, in quanto criteri e modalità saranno definiti dalla prossima Legge di Stabilità.
Altra misura per andare incontro alle esigenze di bilancio degli enti locali: attenuate le penalizzazioni per quelli che hanno sforato il patto di Stabilità interno 2012 al fine di pagare i debiti verso le imprese.