Studi di Settore più flessibili per i giovani professionisti (con una revisione al ribasso dei compensi stimati) e nuovi indicatori di coerenza economica per accedere al regime premiale riservato alle imprese dal Decreto Salva Italia: sono i punti principali della revisione approvata dalla Commissione Esperti dell’Agenzia delle Entrate.
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Neo-professionisti
La revisione tiene conto di un mercato che vede spesso neo-professionisti ( ingegneri, architetti, geometri, avvocati, commercialisti e via dicendo) collaborare con studi professionali con compenso forfettario. I parametri diventano quindi meno stringenti ma alle seguenti condizioni:
- professione esercitata in forma individuale,
- età professionale non superiore a sei anni,
- lavorano esclusivo presso altri studi,
- nessuna forza lavoro.
Il meccanismo prevede uno sconto maggiore nei primi due anni di attività, che si riduce ogni due anni fino al limite dei sei anni.
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Imprese
Prevista una revisione degli indicatori di coerenza economica applicabili alle attività di impresa allargando i parametri: il regime premiale – previsto dai commi da 9 a 13 dell’art. 10 del Salva Italia (Dl 201/2011) – diventa accessibile a una platea più ampia di imprese e professionisti, prevedendo:
- niente accertamenti fiscali basati su presunzioni semplici,
- decadenza per l’azione di accertamento dopo 3 anni (invece di 4),
- controlli da Redditometro per scostamenti tra reddito dichiarato e tenore di vita oltre il 33% (invece del 20%).
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Revisione Studi
Un provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle Entrate fornirà le specifiche su attività economiche ammesse e nuovi indicatori. Verranno allargati i criteri precedenti, che ammettevano al regime premiale 55 settori e fissava i parametri (efficienza e produttività del fattore lavoro, capitale, gestione delle scorte, redditività, struttura).
Gli Esperti hanno anche approvato correttivi ai crediti d’imposta per carburante e familiari che svolgono esclusivamente attività di segreteria (da applicare allo studio di settore VG68U).
Infine, hanno proposto di aggiornare la territorialità dei “Factory outlet center”, nell’ambito dello studio “Commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie e accessori” (studio VM05U), dal periodo d’imposta 2013.