Il 29 novembre 2008 è stato presentato il decreto legge n. 185/2008, conosciuto come “decreto Anti-Crisi”: il provvedimento, infatti, contiene un pacchetto di misure destinate a fronteggiare la recessione economica attualmente in atto. Il pacchetto, che richiederà alle casse dello Stato uno stanziamento di 80 miliardi, ha un nucleo articolato di norme che si rivolgono tanto alle imprese (ad esempio con la riduzione degli acconti IRAS e IREP) quanto alle famiglie (con l’introduzione, tra gli altri, di provvedimenti come il bonus straordinario per le famiglie fino a 1.000 euro e gli interventi per calmierare i mutui a tasso variabile). Con circa 800 emendamenti presentati al testo originale, si attende di conoscere nelle prossime ore il provvedimento definitivo che verrà discusso lunedì in Aula. Analizziamo, intanto, il pacchetto di misure così come avanzato dal Governo.
Le principali misure disposte dal decreto
Detassazione dei premi di produttività
Nel 2009 saranno prorogate le misure sperimentali per l’incremento della produttività del lavoro, previste dall’articolo 2 del d. l. 27 maggio 2008, n. 93 (convertito dalla legge 24 luglio 2008, n. 126), stabilendo la tassazione ridotta del 10% ad alcune voci della retribuzione aziendale. Tuttavia, rispetto al d. l. n. 93/08, rimangono esclusi dal regime più favorevole il lavoro straordinario e quello supplementare, facendo sì che le uniche somme sottoposte a tassazione ridotta siano quelle erogate «in relazione a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa». La tassazione ridotta si applica entro un limite di 6.000 euro lordi per i titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore, nell’anno precedente, a 35.000 euro lordi.
Revisione degli studi di settore e misure in materia di accertamento
È prevista la possibilità, attraverso decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze (previo parere della Commissione di esperti, istituita dalla l. n. 146/98), di stabilire integrazioni ed una “revisione congiunturale speciale” degli studi di settore, i quali potranno essere adattati alle condizioni economiche avverse ed alla crisi dei mercati, tenendo anche conto dei settori e delle aree geografiche più colpite dagli effetti della recessione. Per quanto riguarda l’accertamento con adesione, inoltre, a partire dal 1° gennaio 2009, se il contribuente definisce il contenuto dell’invito al contraddittorio, potrà beneficiare di una riduzione delle sanzioni. Infine, il decreto attiverà un sistema di controlli sistematico alle imprese con volume di affari superiore a 300 milioni di euro.
Riduzione dell’acconto Ires e Irap
Il decreto riduce del 3% gli acconti dell’Imposta sul Reddito delle Società (Ires) e dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap) per le imprese. I contribuenti che, al 29 novembre 2008 avessero già versato interamente tali acconti, otterranno un credito di imposta di misura corrispondente alla riduzione prevista. Successivamente, sarà un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri a stabilire le modalità e il termine del versamento dell’importo non corrisposto. Inoltre, è prevista una deduzione dall’Ires della quota di Irap relativa al costo del lavoro e agli interessi.
Pagamento dell’IVA al momento dell’effettiva riscossione
Per gli anni dal 2009 al 2011, in via sperimentale (salvo approvazione dell’emendamento che rende strutturale la misura), il pagamento dell’IVA avverrà al momento dell’effettiva riscossione del corrispettivo. Da tale agevolazione rimangono tuttavia esclusi i soggetti che si avvalgono di regimi speciali di applicazione dell’imposta, e i cessionari o committenti che assolvono l’imposta mediante l’applicazione dell’inversione contabile. Per accedere a tale regime, occorrerà indicare con un’annotazione sulla fattura che si tratta di un’operazione con imposta ad esigibilità differita. L’imposta diventa ugualmente esigibile dopo un anno dal momento di effettuazione dell’operazione. La legittimità della norma in questione è ancora al vaglio dell’Unione Europea.
Ammortizzatori sociali
Alcuni istituti di tutela del reddito previsti in caso di sospensione dal lavoro, in via sperimentale per gli anni da 2009 al 2011, verranno potenziati con nuove dotazioni economiche ed estesi ai lavoratori assunti a tempo indeterminato in aziende o settori per i quali non sono previsti gli ordinari ammortizzatori, ai lavoratori precari, interinali, apprendisti e del settore del commercio. Durante questi anni, l’indennità ordinaria di disoccupazione sarà corrisposta anche ai lavoratori assunti con la qualifica di apprendista con almeno tre mesi di servizio, in caso di licenziamento o sospensione per crisi aziendali o occupazionali. Nelle aree geografiche e nei settori economici che versano in stato di crisi, inoltre, è stanziata un’indennità una tantum, pari al 5% del reddito percepito l’anno precedente, per i collaboratori coordinati e continuativi iscritti alla gestione separata presso l’Inps.
Opa
Il decreto prevede un adeguamento europeo della disciplina in materia di Opa, con l’imposizione di vincoli meno stringenti per le società soggette. È, infatti, abolito il limite del 30% di quote azionarie previsto per l’autorizzazione assembleare per eventuali misure di difesa; inoltre non è più necessario che l’approvazione delle misure idonee a contrastare il conseguimento degli obiettivi dell’offerta debba essere approvata dall’assemblea straordinaria.
Copie su supporto informatico e Posta Elettronica Certificata
Le copie su supporto informatico di un documento cartaceo o non informatico sostituiscono a ogni effetto di legge gli originali da cui sono tratte, purché siglate mediante firma digitale. Per particolari tipologie di documenti permarrà l’obbligo della conservazione dell’originale, oppure la loro conformità all’originale dovrà essere autenticata da un notaio o da altro pubblico ufficiale, mediante una dichiarazione sottoscritta attraverso firma digitale ed allegata al documento informatico. Per quanto riguarda la Posta Elettronica Certificata, le aziende costituite in forma societaria saranno obbligate a dotarsi di un indirizzo email certificato: le società di nuova costituzione dovranno indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata nella stessa domanda di iscrizione al Registro delle Imprese; le imprese in forma societaria già esistenti, invece, saranno tenute entro tre anni a comunicare al Registro delle Imprese il proprio indirizzo. Ovviamente, ogni successiva variazione dell’indirizzo stesso andrà iscritta nel Registro delle Imprese, senza che ciò comporti alcuna imposta di bollo o diritto di segreteria.
Incentivi per evitare la cosiddetta “fuga dei cervelli”
Per favorire il rientro in Italia di ricercatori scientifici residenti all’estero, i redditi di lavoro dei docenti e ricercatori che hanno svolto attività all’estero per almeno due anni e scelgono di tornare a lavorare in Italia, sono imponibili solo per il 10% ai fini delle imposte dirette, e non concorrono alla formazione del valore della produzione netta dell’Irap, per tutto il periodo d’imposta in cui il ricercatore diviene fiscalmente residente nel territorio dello Stato e nei due periodi di imposta successivi.
Bonus straordinario per le famiglie
Solo per l’anno 2009, il decreto stanzia un bonus economico straordinario dai 200 ai 1000 euro, per famiglie di lavoratori dipendenti e pensionati, il cui reddito non superi la soglia dei 22.000 euro (o 35.000 se uno dei familiari è portatore di handicap). Per ottenere il bonus, occorre presentare una richiesta all’Agenzia delle Entrate mediante autocertificazione entro il 31 gennaio. Inoltre, per favorire l’accesso al credito delle famiglie con un nuovo nato (o un figlio recentemente adottato), è stato istituito un Fondo di credito per i nuovi nati presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha il compito di rilasciare garanzie dirette alle banche e agli intermediari finanziari. Il fondo avrà una dotazione di 25 milioni di euro per ogni anno dal 2009 al 2011, e le sue modalità di organizzazione e funzionamento saranno stabilite con decreto del Presidente del Consiglio, di concerto con il Ministro dell’Economia.
Mutui a tasso variabile
Per quanto riguarda i mutui stipulati prima dell’entrata in vigore del decreto, le rate variabili per l’anno 2009 non supereranno il 4%, in quanto lo Stato si farà carico di ogni eventuale eccedenza. Per quelli stipulati a partire dal 1° gennaio 2009, invece, il cliente avrà la possibilità di scegliere un tasso variabile indicizzato al tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale della Banca Centrale Europea.
Banche
Per sostenere il sistema bancario e rafforzare il loro patrimonio di vigilanza, il Ministero dell’Economia e delle Finanze potrà sottoscrivere per il 2009 i bond che le banche quotate emetteranno. Tali bond saranno convertibili su richiesta della banca, la quale potrà usufruire della facoltà di rimborso o riscatto, a condizione che la Banca d’Italia attesti che l’operazione non pregiudica le condizioni finanziarie o di solvibilità della banca stessa.
Il decreto, inoltre, attua i contenuti della direttiva UE 2007/44, eliminando il tetto del 15% per la partecipazione dell’industria nelle banche. Per un tale investimento, tuttavia, è necessaria l’autorizzazione della Banca d’Italia.