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Finanziaria 2009: ecco cosa riguarda le imprese

di Matteo Aldamonte

25 Luglio 2008 09:00

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Lo scorso 18 Giugno, il nuovo Governo ha approvato, mediante decreto legge, la nuova legge Finanziaria 2009. Andiamo a vedere, quindi, i provvedimenti che, al suo interno, riguarderanno direttamente o indirettamente le imprese del Belpaese

Come già esplicato al meglio, il Governo ha approvato la nuova legge Finanziaria 2009. Essa, basata su di un piano triennale da 34,8 miliardi di euro, tenterà di intervenire in merito alla burocrazia, ai procedimenti amministrativi, ma anche sul sistema bancario, sul mondo del lavoro e nell’ambito familiare. Per ciò che riguarda l’universo imprenditoriale, diverse saranno le misure introdotte dalla Finanziaria 2009. Questi interventi, aventi lo scopo di favorire la ripresa economica del paese, meritano, quindi, un’analisi più attenta.

“Impresa in un giorno”

Con questa misura, sarà possibile davvero avviare un’attività in un solo giorno. Questo perché, come previsto anche dalla Legge n.7 del 2007 (Legge Bersani), sarà introdotta la comunicazione unica per la nascita e l’avvio di un’impresa. Verrà così abolito il procedimento per il quale l’imprenditore, al momento della registrazione della sua società, perdeva una giornata tra sportelli di varia natura, annegando in mille procedimenti burocratici. L’adempimento alle procedure amministrative, sarà possibile attraverso la compilazione di un unico modulo – predisposto dalla Camera di Commercio – presso lo sportello del Registro Imprese.

Una volta presentato il modulo, sarà immediata la consegna – ed ecco il nome “impresa in un giorno” – da parte della Camera di Commercio, della ricevuta comprendente il titolo per l’immediato avvio dell’attività, il codice fiscale e la partita Iva. Anche per le procedure di modifica o cessazione dell’attività, per effetto di un’intesa tra Camera di Commercio ed associazioni imprenditoriali, verrà garantita l’assoluta rapidità nei procedimenti. Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 3 Aprile, ma per i primi sei mesi l’imprenditore potrà avvalersi, piuttosto che della comunicazione unica, delle modalità “tradizionali” di presentazione delle istanze ai diversi enti coinvolti nel procedimento.

Riduzione del 25% sugli oneri amministrativi

Secondo quanto riportato sul sito www.innovazionepa.it, la misurazione degli oneri amministrativi è una di quelle attività sulle quali il Governo ha deciso di imprimere un cambio di orientamento. Innanzitutto, va detto che per “oneri amministrativi” si intendono quella serie di adempimenti posti a carico delle imprese da norme di regolazione e che comportano la raccolta, il mantenimento e la trasmissione di informazione a terzi e/o alle autorità pubbliche.

Il Governo italiano, in questa Finanziaria 2009, a seguito dei risultati ottenuti dall’ultima misurazione operata mediante il metodo dell’EU Standard Cost Model, ha deciso di puntare ad una riduzione complessiva degli oneri amministrativi, in una misura pari al 25%. Tale obiettivo, rispettando sempre la pianificazione triennale della legge Finanziaria, andrebbe raggiunto entro il 2012, in linea anche con gli indirizzi definiti in sede europea. Il provvedimento di riduzione, considerato come parte integrante di una manovra dell’Unione Europea, verrà guidato da un gruppo ad alto livello, nominato dalla Commissione e composto da esperti indipendenti e presieduto da Edmund Stoiber, presidente della Baviera dal 1993 al 2007. Nominato per tre anni, questo gruppo avrà il compito di definire le formalità inutili da eliminare.

Novità sui contratti di lavoro

La nuova Finanziaria introdurrà nuove misure nell’ambito della contrattualizzazione a tempo determinato. Infatti, i contratti a termine verranno semplificati, in relazione alla loro causale e alla possibilità di derogare ai vincoli vigenti in base agli accordi tra le parti sociali. Troveranno spazio, inoltre, nuove regolamentazioni per ciò che riguarda i contratti cosiddetti “occasionali”, ma solamente nell’ambito delle imprese familiari ed in quelle turistiche e per servizi. Per ciò che riguarda l’apprendistato, poi, esso verrà regolato all’interno dei contratti collettivi di lavoro, e dagli enti bilaterali.

In aggiunta ai provvedimenti elencati fino ad ora, nuovi interventi saranno previsti anche nel campo delle pensioni. Verrà, infatti, abolito il divieto di cumulo, per quanto riguarda la pensione ed il reddito; tale misura riguarderà, almeno momentaneamente, solamente i lavoratori dipendenti ed autonomi, mentre resteranno esclusi, e pertanto rimarrà in vigore il divieto di cumulo, per le categorie di lavoratori la cui pensione viene gestita da enti di diritto privato, come ad esempio i giornalisti.

Per coloro i quali, invece, sarà possibile usufruire di questa norma, vanno aggiunti due fattori. Il primo è che, come già spiegato «la misura ha valore retroattivo, ossia vale anche per i trattamenti pensionistici liquidati precedentemente».
L’altro fattore è che, sempre secondo la prossima manovra finanziaria, ci sarà anche la possibilità di cumulare interamente i redditi da lavoro dipendente e autonomo con le pensioni di anzianità, vecchiaia e invalidità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria.

Anche se in maniera meno diretta nei confronti delle imprese stesse, va segnalata anche la reintroduzione della Banca del Sud. Essa rinascerà, dopo la sua prima introduzione nella Finanziaria 2006, sotto forma di una Spa, con capitale sociale di partenza pari a 5 milioni di Euro. La sede fisica della Banca del Sud, sarà in una regione del Sud Italia, ed il suo capitale sarà a disposizione, in maniera tale da finanziare privati ed amministrazioni locali.
Quasi “in allegato” con la Banca del Sud, entro 120 giorni dall’ingresso della norma – la cui entrata in vigore non sarà più comunicata, lo comunichiamo, per mezzo della Gazzetta Ufficiale stampata – di un comitato promotore.

Ultimo provvedimento che potrebbe avere riflessi nei confronti delle imprese, sarà costituito da una variazione dei rapporti con le Banche. Infatti, entrando nello specifico della norma, verrà riportata a 12.500 euro la soglia massima di trasferimenti in contante e per gli assegni non trasferibili. Inoltre, sarà eliminato l’obbligo di emissione di assegni non trasferibili, per quelle operazioni il cui importo superi i 100 Euro.