Una manovra da 30 miliardi, con 15 di tasse in meno, 16 di risparmi sulla spesa pubblica e 6 in più a deficit: la Legge di Stabilità 2015 è stata approvata in via definitiva dalla Camera con 307 sì e 116 no. Soddisfazione da parte del premier, Matteo Renzi, che definisce la finanziaria «veramente innovativa», perché «per la prima volta i soldi si danno invece di toglierli». Il riferimento è alle misure espansive come la detrazione/bonus di 80 euro in busta paga, il taglio IRAP sul costo del lavoro per le imprese, le agevolazioni fiscali sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato, il bonus bebè, la proroga delle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie ed riqualificazione energetica.
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Partite IVA
Ma ci sono anche misure da correggere, ad esempio per le Partite IVA: «artigiani e commercianti sono un po’ aiutati mentre per i giovani avvocati e architetti aumenta il peso» previdenziale. L’Esecutivo annuncia quindi «nei prossimi mesi un provvedimento ad hoc: un intervento correttivo sulle Partite IVA è sacrosanto e me ne assumo la responsabilità».
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Regime dei Minimi
Il punto chiave è la Riforma del Regime dei Minimi, che dal 2015 prevede un innalzamento dell’aliquota fiscale agevolata dal 5 al 15% e un diverso calcolo dell’imponibile, con tetti di reddito e coefficienti per categoria (commercianti fino a 40mila euro all’anno di fatturato, professionisti solo fino a 15mila euro).
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PIL e IVA
Altro capitolo aperto è quello relativo all’Europa: Bruxelles aveva chiesto e ottenuto una correzione da 4,5 miliardi, con il rapporto Deficit/PIL portato al 2,6% (appena sotto il tetto del 3% sopra il quale scatta la procedura di infrazione UE). Tuttavia, la Commissione Europea stima una correzione ferma 0,1% (contro lo 0,3% previsto dal Governo) e chiede misure per una ulteriore riduzione dello 0,5%. L’appuntamento fondamentale sarà a marzo 2015, quando arriverà il giudizio definitivo dell’Europa sulla Legge di Stabilità 2015. Fra i punti critici, le clausole di salvaguardia: se non saranno centrati gli obiettivi di Spending Review, scatterà l’aumento IVA sulle aliquote al 10 e 22%, rispettivamente di tre punti e tre punti e mezzo in tre anni.
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ABC della Manovra
- Per le imprese e PMI ci sono la deducibilità totale dell’IRAP sul costo del lavoro e un credito d’imposta IRAP del 10% per le micro-imprese senza dipendenti, una rivisitazione del bonus ricerca (credito d’imposta al 25% sulla media degli investimenti incrementali degli ultimi tre anni), misure per il rilancio del Made in Italy, rifinanziamento della Sabatini Bis, introduzione dello split payment nel versamento IVA per i fornitori della PA.
- Per lavoratori e famiglie, detrazione da 80 euro al mese, possibilità di anticipo TFR in busta paga dal marzo 2015, bonus bebè per famiglie con ISEE fino a 25mila euro, bonus mamma per oltre 4 figli, proroga detrazioni per ristrutturazioni edilizie (50%) ed efficientamento energetico (65%), niente aumento IMU-TASI né Canone RAI nel 2015.
- Sulle pensioni, salgono le tasse su fondi pensione e casse previdenziali private, ma c’è un credito d’imposta nel caso in cui investano in infrastrutture; tetto alle pensioni d’oro, stop alle decurtazioni dell’assegno per la pensione anticipata di chi ha maturato il requisito contributivo pieno.