Gli emendamenti alla Legge di Stabilità presentati in commissione Bilancio al Senato sono stati 3.700, di cui 1.600 dichiarati inammissibili. Ne restano 2100 destinati a diventare 500. Tra quelli presentati spiccano: proposta del Governo di estendere il reverse charge sull’IVA, da tutto l’arco parlamentare modifiche all’anticipo del TFR in busta paga, riduzione IRAP per PMI, no al caro tasse per i fondi pensione, deducibilità IMU per gli immobili produttivi. Vediamo le norme al centro del dibattito e gli orientamenti del Governo.
=> Legge di Stabilità 2015: le misure attuali del Ddl
IVA
L’Esecutivo propone di estendere il reverse charge nella GDO, in particolare agli acquisti effettuati da ipermercati, supermercati, discount. E’ un modo per spostare l’onere dell’adempimento dal piccolo imprenditore alla grande distribuzione, ma soprattutto è una misura conveniente per il gettito fiscale: la previsione di incasso è di 728 milioni, da utilizzare nel 2015 per contribuire a ridurre il deficit di 4,5 miliardi (come chiesto dalla UE). La Legge di Stabilità già prevede una misura di potenziamento del reverse charge, in chiave anti-evasione, ma al momento esclude la grande distribuzione. Se la UE non dovesse approvare la proposta, scatterà la clausola di salvaguardia che prevede un nuovo aumento sulle accise per i carburanti.
=> IVA: Reverse Charge anti-evasione
TFR
Otto emendamenti di diverse parti politiche hanno chiesto modifiche all’articolo 6 della Legge di Stabilità, che prevede la possibilità per il dipendente di chiedere l’anticipo del TFR in busta paga a partire dal 2015, con liquidazioni mensili, fino al 2018. Alcuni propongono addirittura l’eliminazione della norma, mentre fra le richieste dichiarate inammissibili per mancanza di copertura c’era quello di evitare l’aumento fiscale per chi si fa versare la liquidazione: in pratica si chiedeva di mantenere sul TFR l’attuale tassazione separata, mentre il Ddl Stabilità prevede di applicare l’aliquota ordinaria. Altra richiesta: concedere al lavoratore la possibilità, per un anno, di cambiare idea (ora invece la scelta è irreversibile per tre anni).
IRAP
Chiesto un ulteriore sgravio IRAP per le PMI, oltre all’azzeramento dell’imposta sul costo del lavoro già prevista in manovra. Diverse le proposte avanzate: alzare la franchigia, oppure un taglio dell’aliquota del 10%, oppure un dimezzamento dell’imposta nel 2015.
=> Speciale IRAP: normativa e sgravi
Assunzioni
Un emendamento propone di rendere più selettivo il bonus assunzioni previsto dalla Legge di Stabilità nei nuovi contratti a tempo indeterminato, applicandolo solo se vengono effettivamente creati posti di lavoro (quindi, se l’azienda incrementa il proprio organico). Ed escludendolo comunque nel caso in cui siano stati effettuati licenziamenti nei sei mesi precedenti.
=> Assunzioni agevolate: novità e soppressioni
Local Tax
Sulla introduzione di un Local Tax che accorpi IMU e TASI, oltre agli altri tributi locali, il Governo sembra disposto a ragionare fin da subito con la Legge di Stabilità, a patto che si risolvano nodi complessi come quello del gettito IMU relativo agli immobili di classe catastale D: l’ipotesi sarebbe quella di uno “scambio” con I Comuni fra questo gettito e quello delle addizionali IRPEF, che andrebbero invece all’Erario.
Altri emendamenti
Infine, segnaliamo la proposta di rinunciare all’aumento fiscale sui fondi pensione (il Governo sembra disposto solo a scendere, da 20% a 15%, sempre che si trovino coperture compensative) e casse di previdenza privata, l’estensione dell’aumento da 80 euro in busta paga alle famiglie numerose, la revisione delle soglie di accesso al bonus bebè, la maggiore deducibilità IMU sugli immobili di impresa. Bocciata la proroga al 31 dicembre 2015 per l’adozione del SISTRI in favore dell’attuale sistema di tracciabilità dei rifiuti.