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Lavoro con precedenza: intermittenti, stagionali, maternità a termine

di Barbara Weisz

Pubblicato 25 Luglio 2014
Aggiornato 6 Ottobre 2014 07:23

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Il diritto di precedenza dei lavoratori a termine non spetta per i contratti intermittenti, novità anche per stagionali e congedi di maternità: Circolare sul Dl Lavoro.

Assunzioni-agevolate

Terminata la conversione in legge del Decreto Lavoro (Dl 78/2014) – primo passo del Jobs Act del Governo Renzi – la nuova circolare 16/2014 dei Consulenti del Lavoro fa il punto su diverse novità in tema di diritto di precedenza nelle assunzioni, che ad esempio non scatta per i lavoratori a chiamata (intermittente) se l’azienda assume a tempo indeterminato, mentre è diverso il caso di lavoro stagionale; e per le lavoratrici che entrano in maternità nel corso di un contratto a tempo determinato, il periodo di congedo va calcolato nel computo dei mesi necessari a far scattare il diritto di precedenza, che è pari a sei.

=>  Assunzioni: il determinato dà precedenza per l’indeterminato

Lavoro intermittente

I consulenti del lavoro ritengono non percorribile l’interpretazione INPS secondo cui anche il lavoratore a chiamata matura un diritto di precedenza così come nell’ambito di un contratto a tempo indeterminato.A loro parere, i contratti intermittenti non sarebbero assimilabili ai contratti a termine, citando a sostegno una medesima presa di posizione dello stesso Ministero del Lavoro (circolare 4/2005 e interpello 72/2009).

Conclusione: i cambiamenti apportati al Decreto Lavoro all’articolo 5 del dlgs 368/2001 non si applicano ai contratti a chiamata, per i quali non scatta il diritto di precedenza in nessun caso.

=> Lavoro intermittente: chiamata, contratto e tutele

Lavoro stagionale

In questo caso il diritto di precedenza esiste, anche se con caratteristiche differenti rispetto ai “normali” contratti a termine. In particolare, il diritto non è automatico. Ci dev’essere una specifica richiesta da parte del lavoratore entro tre mesi dalla fine del rapporto di lavoro. In questo caso, il diritto è esercitabile per un anno. Il Decreto Lavoro modifica il comma 4-sexies dell’articolo 5 del Dlgs 368/2001, prevedendo che il diritto di precedenza vada messo per iscritto.

Determinato e maternità

Con l’articolo 1 del Decreto Lavoro viene modificato il comma 4-quater dell’articolo 5 del Dlgs 368/2001, specificando come va calcolato il periodo di maternità va calcolato per stabilire il diritto di precedenza della lavoratrice assunta a tempo determinato. In pratica, se una lavoratrice con contratto a sei mesi va in congedo di maternità prima della fine del contratto stesso allora non perde il diritto, esercitabile in caso di nuove assunzioni a tempo indeterminato o a termine. I Consulenti del Lavoro specificano che questo non vale per il lavoro stagionale.

La circolare contiene anche i fac simile che l’azienda deve inserire nei contratti a termine per informare il lavoratore del diritto di precedenza. Ecco una utile tabella riassuntiva:

Tipologia di contratto stipulato Diritto di precedenza nelle assunzioni Termine per esprimere interesse Scadenza diritto di precedenza Lavoratore: deve palesare interesse Azienda: deve informarsi sull’interesse
Determinato
di almeno sei mesi
 Sì  Non previsto  Non previsto  Non previsto  Non previsto
Determinato
fino a sei mesi
 Sì  Sei mesi  Dodici mesi   Sì   No
 Lavoro stagionale  Sì  Tre mesi  Dodici mesi   Sì   No
Indeterminato
per riduzione di personale o mobilità
 No  Non previsto  Sei mesi   No  Sì

 

dei consulenti del lavoro