La Legge di Stabilità 2015 conterrà l’allargamento strutturale del Bonus IRPEF alle famiglie numerose, in particolare ai nuclei monoreddito con almeno due figli (soglia di reddito stimata intorno ai 40-50mila euro). La legge di conversione del Dl 66/2014 (c.d. Decreto IRPEF contenente il taglio del cuneo fiscale sul reddito da lavoro dipendente, con conseguente aumento in busta paga fino a 80 euro al mese) ha infatti terminato l’iter in commissione Bilancio al Senato ed è approdata nell’aula di Palazzo Madama (dovrà passare alla Camera per approvazione definitiva entro il 23 giugno): nel testo approvato non compare l’emendamento per estendere da subito il bonus alle famiglie numerose, sostituito con un altro (su cui c’è accordo di maggioranza) che prevede l’impegno a inserirlo nella prossima Finanziaria.L’attuale mancanza di coperture evidenziata dal ministero dell’Economia ha reso necessario il rinvio, pur con la migliore formulazione (minimo due figli invece di tre). L’estensione riguarderà famiglie monoreddito la cui unica entrata è superiore alla soglia di 26mila euro, oltre la quale si esclude l’aumento per gli altri lavoratori. L’obiettivo è evitare distorsioni per cui famiglie con più redditi inferiori ai 26mila euro ricevano il bonus mentre altre con una sola entrata sopra il tetto ne restino escluse.
Bonus IRPEF 2014
Per questo 2014, il Bonus IRPEF da 80 euro in busta paga resta quello previsto dal Decreto, attivatosi con la busta paga di maggio. Ne hanno diritto i dipendenti e assimilati con reddito fino a 26mila euro lordi: il bonus è pieno (640 euro all’anno) per chi guadagna fino a 24mila euro e scende fino ad esaurirsi a quota 26mila. Viene pagato in busta paga a cadenza mensile.
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Bonus IRPEF 2015
La prossima Legge di Stabilità conterrà non solo l’estensione alle famiglie numerose ma anche la stabilizzazione del bonus, strutturale a partire dal 2015. E il governo si è anche espresso a più riprese in modo favorevole all’estensione a nuove categorie di contribuenti, per esempio i pensionati.
Decreto IRPEF
Gi altri emendamenti importanti passati in commissione sul Decreto IRPEF sono:
- proroga TASI nei Comuni senza delibera,
- fondi pensione con aliquota fiscale all’11,5% (+ 0,5%),
- casse previdenziali tassate dal 2015 come le pensioni complementari.
- rateizzazione cartelle Equitalia per i contribuenti esclusi per aver saltato fino a due rate (devono fare domanda entro luglio e possono diluire il pagamento fino a 72 rate).
Attenzione: la legge di conversione deve ancora passare dall’Aula dopo il via libera delle commissioni e infine andare alla Camera, quindi sono possibili nuove modifiche (compatibilmente con i tempi: l’iter deve concludersi entro il 23 giugno).