L’applicazione del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è alle porte se parliamo in termini IT. A meno di un anno dalla fatidica data, infatti, sono moltissime le aziende che ancora non hanno approcciato al nuovo regolamento. Probabilmente per poca conoscenza, o ancora peggio perché il GDPR è visto dai manager IT come “un inconveniente o, addirittura, uno spreco di denaro”.
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L’analisi sul contesto in cui insiste il GDPR, realizzata da Kaspersky Lab e titolata “Dalla sopraffazione al controllo: il processo di preparazione per il GDPR del dipartimento IT per garantire la protezione adeguata dei dati”, evidenzia che la protezione dei dati personali preoccupa profondamente i professionisti IT. Dal loro lavoro quotidiano emerge infatti una forte difficoltà nell’affrontare le minacce di sicurezza che hanno come conseguenza la perdita dei dati.
Solo la metà (55%) dei decision maker IT ha fiducia che le aziende se ne stiano prendendo cura in modo corretto e uno su cinque (22%) non è sicuro che l’organizzazione per cui lavora sarà pienamente conforme ai nuovi requisiti di protezione dei dati entro il 25 maggio 2018.
In questo momento le aziende sembrano vivere un momento di stallo: il (63%) dei decision maker IT si sentono “sopraffatti” dalle nuove regolamentazioni e dal compito che li aspetta e il 66% vorrebbe ricevere formazione su ciò che il GDPR implicherà per la loro organizzazione.
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Di certo la sensazione è che con questa nuova normativa gli stessi decision maker IT (il 63%) possano acquisire maggiore autorevolezza dalla nuova normativa poiché rivestiranno un ruolo chiave per la protezione dei dati delle aziende per le quali lavorano.
Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab, spiega:
Sarà un anno pieno di sforzi, in cui “ci aspettiamo che molti professionisti IT si impegneranno ad aumentare l’attenzione delle aziende sulla protezione dei dati personali. Il GDPR darà loro la possibilità di avere un ruolo di maggiore importanza nelle aziende e diventare indispensabili per garantire la giusta prevenzione dei dati personali imponendo che vengano tutelati”.