Il disegno di legge di aggiornamento della disciplina delle procedure ex fallimentari per adeguarla alla normativa europea, la disciplina delle procedure ex fallimentari, è stato approvato ieri dalla Camera con 276 voti a favore, 125 astenuti e un voto contrario. Ad essere stata approvata è stata più in particolare la Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza. Ora il provvedimento dovrà passare all’esame del Senato.
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Tra le novità di maggiore rilievo l’abolizione della procedura fallimentare che verrebbe sostituita con quella della liquidazione giudiziale. In più le procedure diventerebbero uguali per tutti: persone fisiche, professionisti e imprese. Prevista anche una rivisitazione del concordato preventivo, una sostanziale eliminazione della liquidazione coatta amministrativa e la previsione di esdebitazione di diritto.
Cambiano anche le garanzie per chi acquista un immobile sulla carta da un’impresa costruttrice (articolo 11-bis): il contratto dovrà essere sottoscritto anche da un notaio incaricato, tra l’altro, di effettuare un controllo di legalità sull’adempimento dell’obbligo di rilascio della garanzia fideiussoria prevista a favore dei promittenti acquirenti dell’immobile dal decreto legislativo n.122/2005.
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All’interno delle Camere di Commercio verrà istituito un organismo ad hoc il cui compito sarà quello di attivarsi, eventualmente su segnalazione di INPS e Agenzia delle Entrate, per evidenziare situazioni di pre-crisi.