I finanziamenti agevolati della Nuova Sabatini per le imprese che acquistano macchinari sono prorogati fino alla fine del 2018, con una quota destinata alle PMI che investono in digitalizzazione, nell’ambito del piano Industria 4.0: sono le novità previste dalla Legge di Bilancio 2017 approvata in via definitiva. La norma relativa alla proroga della Sabatini Ter è contenuta nei commi 52 e seguenti della manovra.
=> Sabatini Ter fino al 2018
La Sabatini, lo ricordiamo, è stata istituita con il decreto 69/2013, è un finanziamento agevolato per l’acquisto di nuovi macchinari, da 20mila a 2 milioni di euro, con un contributo statale del ministero dello Sviluppo Economico che copre parte degli interessi (pari all’ammontare degli interessi calcolati su un piano di ammortamento a rate semestrali, con tasso del 2,75% e durata 5 anni), e una copertura fino all’80% del finanziamento della cassa Depositi e Prestiti.
Ecco le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2017: il termine per la concessione dei finanziamenti, che prima era il 31 dicembre 2016,viene prorogato alla fine del 2018. La manovra fissa le risorse a disposizioni per i prossimi anni, e stabilisce che una quota pari al 20% sia riservata alle PMI che investono in
«macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti».
Per questi investimenti, è anche innalzata del 30% la misura massima prevista per il contributo del MiSE, sempre nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di stato.
In pratica, alle PMI che investono nel digitale sono riservate risorse specifiche nell’ambito della Nuova Sabatini. Obiettivo:
«favorire la transizione del sistema produttivo nazionale verso la manifattura digitale», e «incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l’innovazione di processo o di prodotto».
Altra novità prevista dalla manovra, il plafond a disposizione della Cdp per la Garanzia è incrementato di 7 miliardi di euro. Ecco le risorse previste per i prossimi anni dalla manovra: 28 milioni di euro per il 2017, 84 milioni per il 2018, 112 milioni all’anno dal 2019 al 2021, 84 milioni per il 2022, e 28 milioni per il 2023.
=> Nuova Sabatini: le FAQ online
In generale, si proroga uno strumento che ha funzionato per stimolare gli investimenti delle imprese (che hanno utilizzato tutte le risorse disponibili previste in questi anni), privilegiando come detto gli investimenti nel digitale. La normativa relativa all’accesso ai finanziamenti, requisiti delle imprese, presentazione delle domande, rimane invariata. Molto in sintesi, i finanziamenti sono concessi a micro, piccole e medie imprese (escluse quelle del settore finanziario), con sede operativa in Italia, iscritte la Registro delle imprese, nel pieno esercizio dei propri diritti, non destinatarie di aiuti europei e non in situazione di”impresa in difficoltà”.
Il finanziamento come detto deve andare da un minimo di 20mila euro a un massimo di 2 milioni, deve essere erogato da un banca o intermediario accreditato (l’elenco è disponibile sul sito del MiSE), a domanda si presenta direttamente alla banca, utilizzando moduli e procedure pubblicati dal Mise, che provvederà a specificare i nuovi termini di presentazione.