In una Srl, società a responsabilità limitata, si pongono diverse soluzioni per prevedere in statuto le norme relative al diritto sugli utili della società, che possono essere ridistribuiti in base a deliberazione del consiglio di amministrazione come nella Spa, oppure automaticamente ripartiti fra i soci in base alle quote: l’analisi delle diverse opzioni, con i pro e i contro, viene fornita dal Consiglio Nazionale del Notariato (cfr: studio 48/2016).
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Diritti nello statuto
Il punto di partenza è che il diritto agli utili può essere di due tipi, a seconda che richieda o meno un pronunciamento dei soci sull’incasso degli utili. In parole semplici, lo statuto della srl può prevedere:
- il voto sulla redistribuzione degli utili dell’organo amministrativo (come il cda)
- che il diritto all’esercizio sorga in relazione all’emersione di utili netti, per effetto della mera approvazione del bilancio, come avviene per le società di persone.
Giuridicamente, è la differenza fra diritto agli utili, propria delle società di persone, e diritto al dividendo, meccanismo previsto dalle Spa quotate.
Casi particolari
Ci sono poi una serie di regole particolari che possono essere inserite in statuto: una proporzione diversa nella ripartizione degli utili a favore del socio (vietato solo il cosiddetto patto leonino, ovvero il dividendo di escludere un socio da utili o perdite), un diritto particolare sugli utili relativi all’andamento di uno specifico settore dell’attività della società (circostanza che richiede però una contabilità separata). Vietate invece eventuali clausole che trasformino il diritto agli utili in forma di tass di interesse, cioè di diritto a un determinato rendimento indipendentemente dal risultato d’esercizio.
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Se lo statuto prevede l’attribuzione di una parte degli utili indipendentemente dal voto del CdA, se non c’è un voto sulla redistribuzione si può formare un bilancio di riserva, con la quota non distribuita, di cui possono poi beneficiare tutti i soci quando avviene la deliberazione.
La clausola sull’esercizio degli utili chiarisce se il diritto si riferisce agli utili di esercizio (prima delle perdite) o a quelli di bilancio (meno le perdite). È possibile inserire una clausola statutaria che attribuisca diritti su utili già accantonati.
Consiglio del Notariato.