Il Consiglio di Stato ha approvato il decreto ministeriale sulla Riforma del Canone RAI in bolletta, che si avvia verso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore: confermato quindi da luglio l’inserimento delle rate dell’abbonamento alla TV di Stato nella bolletta dell’elettricità. Secondi la magistratura contabile, il Ministero dello Sviluppo Economico ha adeguatamente risposto ai rilievi formulati dal parere (negativo ma non vincolante) dello scorso 7 aprile, di conseguenza esprime il via libera.
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Innanzitutto, il MiSE ha fornito la definizione di apparecchio televisivo: non presente nel decreto attuativo (secondo il ministero sarebbe stato eccesso di delega: la legge non richiede la definizione del presupposto oggettivo dell’imposta, oltre al rischio di obsolescenza legato alla continua evoluzione delle tecniche di trasmissione), per rispettare le esigenza di chiarezza richiamate dal parere del Consiglio di Stato è stata fornita con una nota esplicativa tecnica, pubblicata sui siti istituzionali e inserita nelle istruzioni di compilazione della dichiarazione di non detenzione (il modulo è stato aggiornato ed è stata decisa una proroga al 16 maggio per la sua trasmissione).
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Per quanto riguarda l’esigenza di specificare che il canone è dovuto una sola volta, a prescindere dal numero di apparecchi televisivi presenti in casa, il Ministero ha ritenuto che la circostanza fosse già sufficientemente chiarita dall’articolo 1, comma 153, lettera b, della legge 208/2015.
Il rilievo sulla privacy è stato invece completamente recepito, inserendo nel testo del decreto un nuovo articolo relativo agli adempimenti delle imprese elettriche in materia di tutela dei dati personali.
Relativamente all’osservazione sulla mancanza di una formulazione sufficientemente chiara delle regole, il MiSE ha fatto presente che il provvedimento è di natura tecnica e si rivolge a istituzioni e imprese, per disciplinare modalità e tempistiche di recepimento della legge. Il decreto risponde invece alla necessità di promuovere adeguatamente la diffusione delle nuove regole sul pagamento del Canone RAI in bolletta, inserendo specifiche disposizioni in tal senso.
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L’Amministrazione ha colto l’occasione per regolamentare in modo più puntuale la questione relativa a casi di esenzione, spiegando che se la compagnia elettrica addebita un secondo canone, l’utente può dichiarare che sussiste un’altra utenza sulla quale è già addebitato quello familiare.
Infine, è stato acquisito il formale concerto del ministero dell’Economia, che prima mancava (c’era solo un semplice assenso).