Si applicherà a decorrere dal 1° luglio 2016 il Regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio UE in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno, noto con l’acronimo di eIDAS – electronic IDentification Authentication and Signature (eTS – electronic Trust Services), che stabilisce le condizioni per il riconoscimento reciproco tra gli Stati Membri in ambito di identificazione elettronica e le regole comuni per le firme elettroniche, l’autenticazione web e i relativi servizi fiduciari per le transazioni digitali.
=> Mercato unico digitale intra-UE: le nuove regole
Fondamentalmente, si tratta di estendere il regime transfrontaliero previsto per merci e persone anche ai documenti, attraverso procedure comuni di scambio e validazione elettronica, un passo decisivo per il via definitivo ad un mercato unico digitale Europeo.
Regolamento eIDAS
- Abroga direttamente la direttiva 1999/93/CE e per la sua specifica natura giuridica di rango superiore alla normativa primaria e secondaria nazionale, risulta immediatamente applicabile nell’ordinamento interno;
- è composto da 52 articoli, è suddiviso in due macro-aree di azione (identificazione elettronica e Servizi Fiduciari);
- si applica direttamente senza la necessità di recepimento, abrogando automaticamente le eventuali norme nazionali che contraddicono il Regolamento;
- le regole sono comuni a tutti i 28 Stati membri;
- in Italia il Regolamento eIDAS sarà recepito nel CAD, il Codice dell’Amministrazione Digitale, che verrà opportunamente modificato dal Legislatore italiano per coordinarlo con le Regole comunitarie;
- modifica le Regole Tecniche nazionali che scaturiscono dal CAD (oltre 50) togliendo il potere della regolamentazione tecnica agli enti nazionali e la spostano sugli enti di standardizzazione (ETSI e CEN), che si occuperanno di riscriverle;
- le Regole UE non modificano l’intero scenario, ma rappresentano un’evoluzione delle precedenti, come ad esempio i formati di firma elettronica avanzata (CAdES, PaDES e XadES);
- alcune aree sono ancora in fase di regolamentazione da parte dell’UE, come le risorse finanziarie adeguate e/o su un’assicurazione per la gestione della responsabilità civile per danni da parte del prestatore di servizi fiduciari; l’articolo 30 Certificazione dei dispositivi per la creazione di una firma elettronica qualificata, gli standard per i servizi di recapito certificato (simili alla nostra PEC) e per la conservazione di firme, sigilli e certificati digitali, lo standard per la qualifica del servizio fiduciario di creazione, verifica e convalida di firme elettroniche e molto altro;
- il mercato italiano dei servizi fiduciari è il più importante tra i 28 Stati membri (compresa la PEC e la conservazione digitale), pertanto il nuovo mercato unico digitale europeo può rappresentare per le nostre imprese un vantaggio competitivo che può essere speso adeguatamente all’estero.
In occasione del roadshow KEY4PAPERLESS le imprese potranno capire come cogliere e sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’economia digitale, grazie all’intervento di aziende specializzate nell’ambito della dematerializzazione e all’esempio portato dai successo sulla digitalizzazione. Le prossime tappe del workshop informativo sui temi della dematerializzazione:
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