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Esenzione IMU imbullonati: ecco le istruzioni per le imprese

di Barbara Weisz

8 Gennaio 2016 12:17

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Per l'abolizione IMU sugli imbullonati prevista dalla Legge di Stabilità bisogna comunicare la variazione catastale dell'immobile d'impresa con macchinari fissi al suolo entro il 15 giugno.

Ottenere l’eliminazione IMU sugli imbullonati comporta una serie di adempimenti per le imprese: entro il 15 giugno 2016 devono presentare gli atti di aggiornamento catastale in base alle nuove regole previste dalla Legge di Stabilità 2016. Le variazioni sugli immobili industriali con imbullonati comunicate entro questa data hanno effetto retroattivo al primo gennaio 2016, di conseguenza non non si pagherà l’imposta per l’intero anno. Vediamo cosa prevede la legge e che cosa devono fare le imprese.

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Il comma 21 della Legge di Stabilità prevede che dal primo gennaio 2016 la determinazione della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare, censibili nelle categorie catastali dei gruppi D ed E, venga effettuata:

«tramite stima diretta, tenendo conto del suolo e delle costruzioni, nonche’ degli elementi ad essi strutturalmente connessi che ne accrescono la qualità e l’utilità, nei limiti dell’ordinario apprezzamento. Sono esclusi dalla stessa stima diretta macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali  allo  specifico processo produttivo».

In pratica, gli imbullonati (i macchinari fissi al suolo) vengono esclusi dalla superficie in base alla quale si determina la rendita catastale. Visto che l’imposta sugli immobili si calcola partendo dalla rendita catastale, di fatto non si pagherà più l’IMU sugli imbullonati. Bisogna però comunicare al Catasto le variazioni dell’immobile, che era stato censito con criteri precedenti e quindi comprendendo i macchinari fissi al suolo. Gli intestatari, quindi le imprese, a partire dallo scorso primo gennaio possono presentare gli atti di aggiornamento utilizzando la procedura Docfa, escludendo i macchinari per la riduzione della rendita catastale degli immobili.

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Il comma 23 prevede una deroga per questo 2016, primo anno di applicazione: le variazioni catastali comunicate entro il 15 giugno, hanno effetto retroattivo dal primo gennaio. Significa che per non pagare l’IMU imbullonati bisogna presentare la richiesta di variazione catastale dell’immobile entro il 15 giugno. Se il contribuente non presenta la comunicazione tramite procedura DOCFA entro il 15 giugno, ma in data successiva, nel 2016 pagherà l’IMU imbullonati, mentre la nuova rendita catastale sarà valida per l’IMU 2017.

Attenzione: la formulazione delle nuove regole sull’IMU per gli imbullonati esclude controversie su annualità precedenti il 2016, non ha quindi effetto su eventuali contenziosi pendenti. E’ specificamente previsto che l’eliminazione dell’imposta parta nel 2016 e sulla base di uno specifico adempimento, ossia l’autonoma presentazione da parte dei proprietari dell’atto di aggiornamento catastale.

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L’alleggerimento fiscale complessivo per le imprese è pari a 530 milioni di euro, che si traducono in minori entrate per i Comuni (che riscuotono l’IMU). In compensazione, ci sono 155 milioni di euro da ripartire nel 2016 (sulla base degli aggiornamento catastali che l’Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre comunica al ministero dell’Economia), e altrettanti per il 2017.

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