Riforma Appalti approvata alla Camera avviandosi per la terza lettura al Senato dove, in considerazione dei tempi stretti, si prevede un passaggio senza modifiche. Si tratta di un disegno di legge delega, che sarà quindi seguito dai decreti del Governo per attuare le direttive europee sull’aggiudicazione di concessioni, appalti pubblici e procedure di appalto degli enti erogatori di servizi dei settori acqua, energia, trasporti e servizi postali entro il 18 aprile 2016.
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Fra le misure previste, la predisposizione di un nuovo codice degli appalti con un riordino delle norme e, per l’aggiudicazione, una revisione del criterio dell’offerta più vantaggiosa, obbligatorio nei casi di appalto relativi a servizi sociali, di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica e di quelli ad alta intensità di manodopera (nei quali il costo della manodopera è pari ad almeno il 50% dell’importo totale del contratto). La riforma impone in questo caso nuove valutazioni qualitative e la rimodulazione dei criteri per ricorrere al prezzo più basso o al massimo ribasso d’asta.
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Altri principali fissati dalla delega:
- divieto di norme in deroga per l’aggiudicazione degli appalti, a meno che non ci siano particolari situazioni di emergenza;
- digitalizzazione delle procedure di affidamento;
- rispetto di sostenibilità energetica e ambientale e misure premiali per piccole imprese legate al territorio;
- rafforzamento del ruolo dell’autorità nazionale anticorruzione;
- semplificazione nelle procedure di gara e aggiudicazione, con riduzione degli oneri documentali;
- riduzione del numero delle stazioni appaltanti;
- albo nazionale delle commissioni aggiudicatrici e albo dei responsabili dei lavori, dei direttori dei lavori e dei collaudatori ;
- forme di dibattito pubblico nelle comunità locali.