Il Masterplan per il Mezzogiorno pubblicato dal Governo illustra le linee guida per la definizione di politiche industriali da adottare e dei principi di base su cui fondare 15 Patti per il Sud nell’ambito del confronto Governo-Regioni-Città Metropolitane. Focus su infrastrutture e servizi che valorizzino le eccellenze e le rendano veicoli di imprenditorialità e competenze, attrattori di filiere produttive. Fra i settori con maggiori potenzialità: aerospazio, elettronica, siderurgia, chimica, agroindustria, turismo.
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Risorse
Il Masterplan per il Mezzogiorno si finanzia con una dote di 95 miliardi di euro: 56,2 miliardi arrivano da Fondi strutturali (FESR e FSE) 2014-20 (di cui 32,2 miliardi di euro europei e 24 miliardi nazionali), cui si aggiungono fondi di cofinanziamento regionale per 4,3 miliardi di euro, e Fondo Sviluppo e Coesione, 39 miliardi di euro già disponibili al 2020. In Legge di Stabilità ci sono 5 miliardi di euro di risorse per fondi strutturali o investimenti supportati dal piano Juncker, in grado di mettere in gioco nel 2016, grazie all’effetto leva, investimenti per oltre 11 miliardi di euro, di cui 7 miliardi nel Sud.
Misure previste
Per le imprese, ci sono una serie di indicazioni di politica industriale. che intervengono su mercato, infrastrutture (progetti previsti: banda ultralarga, alta velocità, porti, logistica, aeroporti, sistema elettrico, gas) e capitale umano.
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L’imprenditorialità viene favorita con incentivi fiscali alla capitalizzazione delle imprese – a partire dal rafforzamento dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica – agevolazione per imprese che reinvestono gli utili in azienda) – e con misure per l’accesso al credito, facendo leva su mercati finanziari (Fondo Centrale di Garanzia, minibond) e soggetti bancari (Banca del Mezzogiorno). Sostegno anche dal PON Ricerca e Competitività, mentre il PON Cultura svolgerà un ruolo fondamentale di sviluppo degli attrattori culturali di cui il Mezzogiorno è ricco, per la diffusione di attività turistiche che valorizzino le peculiarità del territorio.
Patti per il Sud
Riguarderanno otto Regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) e sette città metropolitane (Napoli, Bari, Taranto, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Cagliari). Conterranno interventi prioritari e trainanti, azioni da intraprendere per attuarli, ostacoli da rimuovere, tempistica, reciproche responsabilità. Ogni patto si struttura in quattro capitoli:
- visione (aree di industrializzazione o reindustrializzazione, bonifiche e tutela ambientale, agricoltura e industria agroalimentare, turismo e attrattori culturali, servizi e logistica, infrastrutture e servizi di pubblica utilità),
- strumenti e risorse a disposizione (PON e POR, intervento centrale Fondo Sviluppo e Coesione, Accordi di Programma, Contratti di Sviluppo con le imprese del territorio, altri strumenti a disposizione di Invitalia),
- interventi prioritari,
- governance.
Fonte: il Masterplan per il Mezzogiorno del Governo