Gli iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti che rientrano per fatturato annuo nel regime forfettario, hanno diritto a versare i contributi ridotti del 35% della contribuzione dovuta. L’opzione si esercita su domanda all’INPS ma la scadenza è il 28 febbraio. Sono interessati in modo particolare coloro che hanno intrapreso una nuova attività nel 2023 rientrando nel forfettario.
Chi invece intraprende una nuova attività nel 2024 deve fare domanda il prima possibile, così da consentire la corretta applicazione della tariffazione annuale INPS.
Vediamo dunque chi sono i destinatari dell’agevolazione, come si richiede e si applica e quando conviene.
Contributi agevolati INPS: a quali Forfettari spetta?
Per rientrare nel beneficio (Regime agevolato, come da art. 1, comma 111 ss della legge n. 208/2015) bisogna essere essere artigiani o commercianti ed avere tutte le caratteristiche previste per il regime forfettario, ossia il regime di vantaggio per le persone fisiche che esercitano un’attività d’impresa, arte o professione, incluse le imprese familiari, che permette di applicare un’imposta sostitutiva unica (al 15%, oppure al 5% per i primi 5 anni di attività) e si non applicare l’IVA in fattura, con tutta una serie di obblighi di natura fiscale e contabile.
Basta rientrare nel forfettario per avere la riduzione?
No, per poter usufruire dell’agevolazione sui contributi bisogna rientrare nel regime forfettario ma anche svolgere un’attività d’impresa che risulti soggetta obbligatoriamente all’iscrizione presso la Gestione Artigiani e Commercianti.
Al contrario, i forfettari obbligati all’iscrizione presso una Cassa previdenziale professionale o alla Gestione Separata INPS non possono usufruire di questa riduzione del 35% dei contributi.
Come si esercita l’opzione per i contributi agevolati?
Il regime contributivo agevolato è opzionale, nel senso che la scelta spetta al contribuente, che deve presentare specifica domanda da presentare telematicamente, accedendo al “Cassetto Previdenziale Artigiani e Commercianti” dal portale INPS e compilando l’apposito modulo già predisposto nella propria pagina personale, selezionando dal menu a tendina, la voce “Regime agevolato, come da art. 1, comma 111 ss della legge n. 208/2015”.
La domanda di riduzione contributi INPS deve essere effettuata di norma ad inizio anno ed entro la fine di febbraio, altrimenti l’anno di riduzione contributiva slitterà a quello in cui verrà fatta la comunicazione.
I soggetti che invece si trovano a inizio l’attività e intendono accedere alla riduzione dei contributi INPS, devono presentare domanda “con la massima tempestività rispetto alla ricezione del provvedimento d’iscrizione” alla Gestione Artigiani e Commercianti, per consentire all’Istituto di gestire correttamente la predisposizione della tariffazione annuale. Devono presentare inoltre apposita domanda di accesso al regime contributivo agevolato anche coloro che vi aderiscono per la prima volta nell’anno in corso.
Come si rinnova l’opzione?
Non è necessario presentare domanda ogni anno: il regime, che consiste nella riduzione contributiva del 35%, si applica ai soggetti già beneficiari del regime agevolato fiscale e previdenziale ove permangano i requisiti di agevolazione, purché non abbiano prodotto espressa rinuncia. Dunque una volta presentata domanda, l’opzione si rinnova automaticamente gli anni successivi, salvo esplicita rinuncia.
Come si applica la riduzione INPS?
La riduzione del 35% si applica all’ammontare complessivo dei contributi da versare annualmente (somma della parte fissa e della parte percentuale). Qualora l’’applicazione della riduzione comporti un versamento inferiore al contributo minimale, vi sarà un accredito ridotto delle settimane contributive ai fini pensionistici (33,8 invece di 52). Diversamente saranno accreditate le consuete 52 settimane, nonostante la richiesta di riduzione.
Quando conviene esercitare l’opzione?
Lo sconto dei versamenti contributivi inferiori rispetto a quelli previsti ordinariamente comporta sicuramente un risparmio, ma per valutarne la convenienza bisogna tenere conto del fatto che l’anzianità contributiva sarà ridotta, perché calcolata da parte della Gestione Artigiani e Commercianti in base ai contributi effettivamente versati complessivamente.
In parole semplici, i mesi accreditati ai fini pensionistici risulteranno inferiori, ridotti proporzionalmente all’agevolazione usufruita.