Con l’adozione del Trattato di Riad sulla Legge per il Design (Design Law Treaty), avvenuta il 22 novembre, si semplifica la procedura necessarie per registrare i disegni industriali, al fine di garantire maggiore certezza legale e agevolare l’accesso alla protezione del lavoro dei designer, soprattutto a vantaggio di microimprese e PMI.
Promosso dagli Stati membri WIPO (Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale – OMPI), agenzia delle Nazioni Unite al servizio degli innovatori e creatori, il Trattato prevede che per i designer di tutto il mondo sia più semplice proteggere disegni e modelli, in patria e all’estero.
Cosa cambia per le domande dei designer
Una volta ratificato, il Trattato entrerà in vigore in almeno 15 paesi, compresa l’Italia, standardizzando il quadro normativo.
- Domanda: lista di requisiti standard.
- Design: rappresentazione a scelta tra disegni, fotografie o video.
- Registrazioni: più design con una sola domanda.
- Tutele: 12 mesi dopo la prima divulgazione, flessibilità contro la perdita dei diritti.
- Digitalizzazione: sistemi elettronici di deposito e scambio documenti.
Secondo il World Intellectual Property Indicators 2024, pubblicato lo scorso 7 novembre a Ginevra, le domande di design industriale sono cresciute del 2,8% a livello globale e l’Italia si posiziona al 4° posto per il numero di richieste depositate.
I dati evidenziano l’eccellenza nazionale nel settore, riconosciuta anche a livello europeo con il premio “Next generation Design” assegnato dall’agenzia europea EUIPO.