Bonus Prima Casa iscritti AIRE: stop agevolazione con trasferimento estero

di Teresa Barone

4 Dicembre 2024 09:55

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Agevolazioni prima casa concesse anche ai soggetti AIRE, ma è indispensabile trasferirsi nel Comune di ubicazione dell’immobile entro 18 mesi.

Il mancato rispetto del trasferimento della residenza nel Comune ove è ubicato l’immobile da acquistare, da attuare entro diciotto mesi, comporta la decadenza dalle agevolazioni relative alla “prima casa”.

Lo afferma l’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 238/2024, relativa alla fruizione dell’agevolazione ”prima casa” da parte di un soggetto AIRE rientrato in Italia.

Sebbene possano beneficiare degli sconti anche i cittadini trasferiti all’estero per lavoro al momento dell’acquisto dell’immobile situato in Italia, la normativa prevede il ritorno nel Comune di ubicazione di quest’ultimo entro un termine specifico, pari a 18 mesi.

Se questo non avviene, l’acquirente decade da ogni beneficio e non è possibile rettificare la dichiarazione di intenti iniziale, contenente l’impegno a traslocare nei tempi previsti dalla norma. È invece possibile chiedere la riliquidazione dell’imposta assolta in sede di registrazione senza applicazione di sanzioni, avviando un’apposita istanza.

Si rappresenta che con la risoluzione 31 ottobre 2011, n. 105/E, è stato chiarito che «laddove sia ancora pendente il termine di diciotto mesi per il trasferimento della residenza, l’acquirente che si trovi nelle condizioni di non poter rispettare l’impegno assunto, anche per motivi personali, possa revocare la dichiarazione di intenti formulata nell’atto di acquisto dell’immobile», presentando un’apposita istanza all’Ufficio presso il quale l’atto è stato registrato e chiedendo la riliquidazione dell’imposta assolta in sede di registrazione, senza applicazione di sanzioni.

Tutti i dettagli nella risposta n. 328 /E dell’Agenzia delle Entrate, datata 2 dicembre 2024.