Le Regioni e i Comuni iniziano a recepire nelle rispettive norme e regolamenti le disposizioni contenute nel decreto Salva Casa. Si tratta del provvedimento in vigore dal 28 luglio 2024 che contiene la mini sanatoria sugli interventi eseguiti in parziale difformità rispetto dal Testo Unico per l’edilizia, e nuove norme semplificatorie.
L’ANCE, che riunisce i costruttori edili, mette a disposizione un nuovo report che riassume tutte le disposizioni approvate dalle quattro Regioni – Emilia Romagna, Liguria, Umbria e Sicilia – che hanno già fornito indicazioni operative. E contiene anche le regole contenute nella circolare del Comune di Roma del 21 ottobre scorso, con chiarimenti su mutamenti d’uso, agibilità, parziali difformità e variazione essenziali.
Guida al Salva Casa nelle Regioni
La Guida è divisa in capitoli dedicati alle singole misure del Salva Casa: nuovi interventi in edilizia libera, tolleranze costruttive, difformità, recupero sottotetti, stato legittimo dell’immobile, variazioni essenziali, regolarizzazione abusi paesaggistici. Per ognuna di queste voci sono indicati i riferimenti normativi in base alla nuova legislazione e le indicazioni fornite dalle quattro Regioni indicate e dall’amministrazione della Capitale con la fonte normativa.
Esempio: sulle nuove attività in edilizia libera consentite dal Salva Casa, come la realizzazione di VEPA (vetrate panoramiche) sui porticati, tutte e quattro le Regioni hanno stabilito l’applicazione diretta della misura del Salva Casa, senza necessità di un provvedimento di recepimento. Su altri temi, invece, spesso ci sono indicazioni specifiche sulle procedure regionali, chiarimenti sulla documentazione, o ancora indicazioni di casi particolari.