ISAC contro il lavoro nero: Indici di Affidabilità Contributiva dal 2026

di Anna Fabi

22 Ottobre 2024 14:06

logo PMI+ logo PMI+
Indici sintetici di affidabilità contributiva (ISAC) sulla congruità delle aziende: si parte da settori a rischio sommerso (alberghiero e GDO) nel 2026.

Il Consiglio dei Ministri del 21 ottobre ha appovato un decreto legge con nuove misure per il contrasto al lavoro nero che introducono, fra le altre cose, i nuovi ISAC (Indici Sintetici di Affidabilità Contributiva) nell’ambito del PNRR.

Applicati in una prima fase a settori più a rischio di evasione contributiva (hotellerie e grande distribuzione), saranno via via estesi ad altri comparti.

Indici Sintetici di Affidabilità Contributiva

Non un duplicato del DURC (Documento unico di regolarità contributiva) che le aziende devono produrre per partecipare ad appalti pubblici o in edilizia privata per aprire un cantiere, ma un nuovo adempimento per valutare la congruità dell’azienda rispetto ai suoi obblighi contributivi.

Così come gli ISA misurano l’affidabilità fiscale, gli ISAC misurano quella contributiva, prevedendo un punteggio di affidabilità e, prevedibilmente, anche misure di premialità.

Obbligo ISAC dal 2026

Per il momento non ci sono molti dettagli sul funzionamento dei nuovi indici, il cui debutto è previsto nel 2026. La loro istituzione era già stata prevista da un decreto ministero del  Lavoro che ha istituto il Comitato Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, nell’ambito del primo traguardo della Missione 5, componente 1, Riforma 1.2, del PNRR (M5C1-11).

Alla task force è demandato il compito di aumentare le verifiche di conformità sulla base degli Indicatori Sintetici di Affidabilità Contributiva (ISAC).

Il sistema, utilizzato da INPS e Agenzia delle Entrate per determinare l’affidabilità degli operatori economici, valuta e classifica le aziende coinvolte in base a una scala di rischio che ne determina il punteggio e di conseguenza la severità o meno dei controlli.

In base alle anticipazi di stampa, sono previsti decreti attuativi per approvare i primi ISAC, differenziati per settore come gli ISA: il primo dovrà essere approvato entro fine 2025, per consentirne l’applicazione a partire dal 2026.

Maggiori dettagli si avranno con la pubblicazione del decreto legge approvato in CdM il 21 ottobre e la sua entrata in vigore.

Lo stesso provvedimento prevede anche interventi urgenti per fronteggiare la crisi occupazionale dei dipendenti delle imprese del settore moda, con otto settimane di cassa integrazione in deroga per datori di lavoro fino a 15 dipendenti, eventualmente versata direttamente dall’INPS.