La revisione delle tax expenditure è uno dei capitoli più corposi della Legge di Bilancio 2025. Una delle principali novità riguardano l’intero meccanismo delle detrazioni, con l’introduzione del cosiddetto quoziente familiare, per cui gli sconti fiscali sulle spese sostenute dal contribuente si ricalibrano tenendo conto anche della fascia di reddito e del numero di figli.
Ci sono poi rimodulazioni e tetti specifici. Ad esempio, i figli possono restare a carico solo fino ai 30 anni, mentre sopra questa età l’agevolazione si utilizza esclusivamente con disabilità accertata. Sulle ristrutturazioni edilizie, invece, l’aliquota resta al 50% ma solo per la prima casa, mentre scende al 36% sugli altri immobili.
Detrazioni in base a reddito e figli a carico
La modifica più importante è certamente l’introduzione del quoziente familiare. Cosa significa? Che per determinare le detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi rileveranno anche la fascia di reddito e il numero dei figli.
Non ci sono al momento dettagli ulteriori sul funzionamento di questo meccanismo ma le aliquote fiscali non vengono modificate. Quindi, sulle detrazioni per spese sanitarie, mutuo prima casa, istruzione, sport e via dicendo resta l’aliquota al 19%. Tuttavia il beneficio fiscale si riduce per chi non ha figli. E, par di capire, il taglio è lineare. Quindi non vengono escluse determinate tipologie di spesa, come ad esempio quelle sanitarie.
La seconda variabile è la fascia di reddito. Già lo scorso anno era stata prevista una riduzione delle detrazioni sopra i 120mila euro, fino all’azzeramento a quota 240mila euro. Da questo paletto erano state escluse le detrazioni sanitarie, che al momento spettano per intero indipendentemente dal reddito. Non è chiaro se verrà abbassata l’asticella dei 120mila euro. Oppure se il cosiddetto quoziente familiare interverrà al di sopra di una determinata soglia di reddito.
I dettagli saranno noti nel giro di pochi giorni: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato l’intenzione di inviare il testo alla Camera dei Deputati il 21 ottobre.
Detrazioni figli a carico fino a 30 anni
Proseguiamo con le novità. Un’altra modifica riguarda le detrazioni sui figli a carico. Attualmente sono previste per tutti i figli a carico sopra i 21 anni, purché restino al di sotto di determinati limiti di reddito (2mila 840,51 euro lordi oppure 4mila euro fino a 24 anni).
Ebbene, in Manovra 2025 questa detrazione si potrà applicare solo fino ai 30 anni del figlio, a meno che non ci sia una disabilità accertata. In quest’ultimo caso, l’agevolazione spetta indipendentemente dall’età dell figlio.
Bonus edilizi “flessibili”
Sono anche state riviste le detrazioni sui bonus edilizi. L’unica anticipazione ufficiale (oltrer alla riconferma del Bonus Mobili al 50%) riguarda l’aliquota sulle spese per le ristrutturazioni, che resta al 50% ma solo per la prima casa,
Per i lavori su altre tipologie di immobili, nel 2025 si applica la detrazione strutturale, che è pari al 36%. Cambiano di conseguenza anche i tetti di spesa: la detrazione al 50% prevede un limite di 96mila euro, quella al 36% si può utilizzare fino a 48mila euro.