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Guida ai bonus edilizi per imprese e Partite IVA

di Teresa Barone

9 Ottobre 2024 11:40

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Anche le imprese e le Partite IVA possono accedere a molti bonus edilizi: ecco le detrazioni previste e gli interventi ammessi, in attesa di riforma 2025.

L’accesso ai bonus edilizi è previsto in molti casi anche per le imprese e per le Partite IVA, ma solo a determinate condizioni e rispettando precisi requisiti.

In attesa della Riforma 2025 delle detrazioni edilizie, vediamo quali sono ad oggi gli interventi agevolabili e con quali benefici fiscali, ricordando anche gli adempimenti obbligatori per accedervi.

Ecobonus al 65% per società e Professionisti

Il primo caso è quello dell’Ecobonus per interventi di efficienza energetica. In base alla Risoluzione 34/2020 dell’Agenzia delle Entrate, possono accedere all’Ecobonus ordinario anche i contribuenti che conseguono un reddito d’impresa, senza limitazioni, quindi anche società di persone e di capitali, associazioni tra professionisti ed enti che non svolgono attività commerciale.

La casistica dei lavori di efficientamento è attratta dall’agevolazione per interventi di recupero edilizio, godendo quindi di una detrazione al 50-65% anche dalle società di persone o di capitale, per tutti gli immobili, compresi quelli strumentali, comunque posseduti o detenuti, indipendentemente dalla destinazione d’uso:

  • immobili strumentali direttamente utilizzati per le attività imprenditoriali;
  • immobili merce costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, compresi quelli riqualificati e venduti;
  • immobili patrimoniali acquisiti come investimento d’impresa.

L’Ecobonus è utilizzabile da imprese e professionisti ai fini IRPEF o IRES ma no solo. Le società possono infatti sfruttare la detrazione sulle spese sostenute ma anche la deduzione dei costi dell’intervento, con ammortamento di tale voce in un periodo che varia in base alla tipologia di immobile.

Bonus edilizi al 50% per imprese e Partite IVA

Sono ammese nella platea dei beneficiari dei bonus edilizi anche le aziende che vogliono accedere al bonus fiscale con la detrazione che oggi è pari al 50% e con limite di spesa di 96mila euro (dal 2025 dovrebbe essere riportata ai parametri iniziali, ossia 36% con limite di spesa di 48mila euro). Tale detrazione spetta per le seguenti spese:

  • acquisto e posa in opera di finestre e infissi;
  • schermature solari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A senza sistemi di termoregolazione evoluti;
  • acquisto e posa in opera generatori di calore alimentati da biomasse.

Tale bonus può essere richiesto anche per interventi di manutenzione straordinaria e restauro, compresa l’eliminazione delle barriere architettoniche realizzando ascensori e montacarichi.

Possono richiederlo i titolari di un diritto reale sull’immobile, quindi anche imprenditori e soci di cooperative così come locatari e comodatari.

Requisiti per i bonus edilizi alle imprese

In tutti i casi, per richiedere l’agevolazione serve l’asseverazione di un tecnico abilitato sulla conformità dei requisiti tecnici richiesti, e la scheda informativa ex post sugli interventi realizzati sugli immobili, nonché l’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.) laddove necessario a fine esecuzione interventi.

Questi documenti devono essere trasmessi all’ENEA per via telematica entro 90 giorni dal termine dei lavori. Previsti anche nuovi adempimenti ex ante, sia per lavori di efficientamento sia per quelli antisismici, da comunicare in via preventiva.

Bonus edilizi per i soggetti IRPEF

La fattispecie del Superbonus è prevista solo per le persone fisiche ad esclusione delle Partite IVA.

Il Bonus Ristrutturazioni è riservato ai soggetti IRPEF, quindi vi rientrano le microimprese (SS, SNC, SAS) ma solo in relazione ad immobili ad uso residenziale o in ambito privatistico, quindi non strumentali o merce. Restano comunque escluse le società IRES (come SRL, SRLS e SPA).