Adottato il decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che detta nuove disposizioni in materia di tutela dei marchi storici italiani.
La normativa definisce anche modalità e criteri per il subentro nella titolarità e per l’utilizzo di marchi considerati di particolare interesse e valenza nazionale da parte del MIMIT, al fine di garantire la loro tutela e prevenirne l’estinzione.
Vediamo di seguito le principali novità.
Marchi d’impresa: nuove regole di cessazione
Il decreto, attuativo delle previsioni della legge n. 206/2023 (art. 7, comma 5) stabilisce la procedura di subentro nella titolarità e di successivo utilizzo dei marchi di particolare interesse e valenza nazionale da parte del Ministero.
Il decreto prevede infatti che, in caso di cessazione del marchio d’impresa titolare di brand che hanno contribuito a far conoscere il Made in Italy nel mondo negli ultimi 50 anni, i titolari debbano notificare al MIMIT i dati inerenti alla cessazione stessa almeno 6 mesi prima.
L’adempimento richiederà il ricorso ad un modello specifico di comunicazione, che sarà pubblicato entro 60 giorni dalla pubblicazione in G.U. del decreto 3 luglio 2024 (Disposizioni in materia di tutela dei marchi di particolare interesse e valenza nazionale).
Subentro titolarità al MIMIT
IIn base alle nuove disposizioni, il Ministero ha facoltà depositare a suo nome la domanda di registrazione dei marchi non utilizzati da 5 anni. Anche nel caso in cui la cessione del marchio fosse prevista a favore di un altro soggetto, il MIMIT ha 3 mesi di tempo per valutare se diventare il nuovo titolare del marchio.
L’elenco dei marchi di cui il MIMIT diventa titolare sarà pubblicato online per consentire un eventuale acquisto da parte degli operatori economici potenzialmente interessati.
Licenza gratuita dei marchi rilevati
Stando all’articolo 5 del decreto, infatti, ciascuna impresa, nazionale o estera, intenzionata a investire in Italia o trasferire in Italia precedenti attività ubicate fuori dai confini nazionali, può presentare la richiesta di utilizzo del marchio con un progetto di investimento che descriva anche le ricadute occupazionali.
L’utilizzo viene concesso per un periodo minimo di 10 anni, mediante contratto di licenza gratuita revocato qualora l’impresa richiedente cessi la sua attività o delocalizzi gli stabilimenti produttivi all’estero.