È al vaglio del Parlamento un nuovo decreto legislativo che introduce un nuovo regime IVA a partire dal 1° gennaio 2025, già approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 7 agosto.
Il nuovo regime di franchigia transfrontaliera, in particolare, coinvolge le PMI che operano in Italia ma che hanno sede in un altro Paese dell’Unione Europea favorendo una gestione delle attività senza imposta in più Paesi membri.
La normativa recepisce la direttiva UE n. 2020/285 in partenza dal 1° gennaio 2025 e mirata a consentire alle imprese di beneficiare di una compliance semplificata a fini IVA nel momento in cui operano fuori dal loro Stato,
Come? Emettendo fattura semplificata ed effettuando solo la certificazione dei corrispettivi oltre alla conservazione fiscale dei documenti.
Per quanto concerne l’applicabilità del nuovo regime, i soggetti ammessi devono avere un volume d’affari annuo che non superi i 100mila euro in ambito UE e 85mila euro in Italia. Sarà anche necessario comunicare al proprio Stato l’intenzione di avvalersi della franchigia in Italia.
Non sono ammesse al regime agevolato, invece, le attività di cessione di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi effettuate prevalentemente o esclusivamente sul territorio italiano.