La trattazione delle domande di pronuncia pregiudiziale riguardanti il sistema comune dell’IVA, oltre ad altre materie specifiche, passano sotto la competenza del Tribunale dell’Unione Europea a partire dal prossimo 1° ottobre 2024.
Come stabilito dal regolamento UE Euratom 2024/2019 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 aprile 2024, infatti, viene modificato il protocollo n. 3 sullo statuto della Corte di Giustizia dell’Unione Europea affermando che il Tribunale UE diventa competente riguardo le domande di pronuncia pregiudiziale che rientrano in una delle seguenti materie:
- sistema comune di imposta sul valore aggiunto;
- diritti di accisa;
- codice doganale;
- classificazione tariffaria delle merci nella nomenclatura combinata;
- compensazione pecuniaria e l’assistenza dei passeggeri in caso di negato imbarco o di ritardo o cancellazione di servizi di trasporto;
- sistema di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.
A motivare il trasferimento della competenze è la necessità di ridurre il numero di domande di pronuncia pregiudiziale che investe attualmente la Corte UE, in continuo aumento.
“Poiché le domande di pronuncia pregiudiziale devono essere trattate celermente per consentire ai giudici nazionali di garantire il diritto a un ricorso effettivo, sarebbe opportuno porre rimedio alla situazione attuale. Questa situazione è legata non soltanto all’elevato numero di domande di pronuncia pregiudiziale di cui la Corte di giustizia è investita annualmente, ma altresì alla grande complessità e alla particolare delicatezza di un crescente numero di questioni sottoposte dinanzi a tale organo giurisdizionale.