Dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro arrivano indicazioni operative per l’applicazione delle nuove regole prevista dal decreto legislativo n. 103/2024, che introduce varie semplificazioni dei controlli sulle attività economiche in vigore dal 2 agosto.
Sono dettagliate nella Nota INL n. 1357 del 31 luglio 2024 in tema di vigilanza e sanzionabilità di condotte.
Ispezioni sul Lavoro: regole dal 2 agosto
In attuazione della delega al Governo di cui all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, n. 118, il Decreto Legislativo 12 luglio 2024, n. 103 modifica la disciplina dei controlli sulle imprese, introducendo nuovi principi volti a orientare le ispezioni e nuove procedure mirate a snellire le procedure ma anche le “vessazioni” non necessarie.
Per semplificare le verifiche pubbliche effettuate nei confronti delle attività economiche, dunque, il nuovo quadro regolatrorio prevede diverse novità che incidono anche sui controlli amministrativi svolti dalle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, fra le quali rientra anche l’Ispettorato nazionale del Lavoro.
Come funziona la diffida amministrativa
Il focus delle nuove istruzioni operative è sulle violazioni di norme in materia di lavoro e legislazione sociale. In particolare, tramite l’applicazione della nuova diffida amministrativa introdotta dal Dlgs 103/2024 (articolo 6) e da da intendersi quale:
invito, contenuto nel verbale di ispezione, rivolto dall’accertatore al trasgressore e agli altri soggetti di cui all’articolo 6 della legge 24 novembre 1981, n. 689, prima della contestazione della violazione, a sanare la stessa.
In caso di ottemperanza a tale nuova diffida, il procedimento sanzionatorio si estingue del tutto (limitatamente alle inosservanze sanate).
L’Ispettore, in caso di accertamento della violazione per la prima volta nell’arco di un quinquennio, diffida l’interessato a porre termine alla violazione e a rimuovere le conseguenze dell’illecito entro un termine non superiore a venti giorni.
Quali violazioni sono sanabili a costo zero
Significa che si potranno sanare a costo zero le piccole violazioni, ossia quelle per le quali sarebbe prevista una sanzione pecuniaria fino a 5mila euro e che rientrano nel perimetro della legge n. 689/1981.
Di contro, sono escluse tutte le violazioni teoricamente non sanzionabili tramite paagamento di una multa, come ad esempio quelle legate all’orario di lavoro (regolate dal Dlgs n. 66/2003).
La nuova procedura si applica da venerdì 2 agosto 2024 per gli illeciti accertati a partire da tale data, anche se compiuti in precedenza.
Differenza tra diffida amministrativa e accertativa
Questo nuovo atto, dunque, atto si differenzia dalla diffida accertativa (peraltro già operativa) istituita dal Dlgs 124/2024 (articolo 13), in quanto si riferisce alle violazioni lievi che non costituiscono reato, per le quali è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria non superiore nel massimo a 5mila euro. Come ricorda l’INL:
L’istituto della diffida amministrativa di cui al presente decreto non si applica a violazioni di obblighi o adempimenti che riguardano la tutela della salute, la sicurezza e l’incolumità pubblica e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Pertanto, sono ad esempio escluse le violazioni per lavoro nero e per mancato collocamento obbligatorio.