In Gazzetta Ufficiale la Legge n. 104/2024 che contiene la riforma del Codice del Terzo Settore. La nuova legge era stata approvata in via definitiva dal Senato il 25 giugno scorso e prevede misure relative alle attività del settore e altre che invece riguardano la disciplina economica e civilistica.
Molte anche le semplificazioni. Se da un lato diventano più rigidi i paletti per redigere il bilancio secondo il rendiconto per cassa, dall’altro si apre infatti all’assemblea dei soci anche per via telematica e si prevedono regole più flessibili per la nomina di revisori legali e degli organi di controllo.
Nuove regole di bilancio per il Terzo Settore
Sono stati alzati i limiti per poter adottare la forma del rendiconto per cassa a 300mila euro per gli enti privi di personalità giuridica, mentre resta a 220mila euro il tetto per le altre reatà. Chi ha ricavi fino a 60mila euro può anche rendicontare entrate e uscite in forma aggregata.
E’ stata introdotta la possibilità di intervenire in assemblea in forma telematica ed è previsto il voto elettronico, in entrambi i casi a patto che sia sempre possibile verificare l’identità dell’associato.
Novità per gli organi di controllo
Sono stati alzati i limiti che rendono obbligatorio il revisore. In base alla nuova norma, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, e le fondazioni del terzo settore devono nominare un revisore legale dei conti o una società di revisione legale quando superano per due esercizi consecutivi due dei seguenti limiti:
- 1 milione e 100mila euro di attivo patrimoniale (il precedentemente tetto era pari a 110mila euro);
- 2 milioni 200mila euro di ricavi (dai precedenti 220mila euro);
- almeno 12 dipendenti (prima erano cinque).