Affitti brevi: le Regioni dove si guadagna di più

di Teresa Barone

11 Giugno 2024 12:06

Turismo ricettivo italiano inarrestabile: affitti brevi in netta crescita rispetto agli anni scorsi, sebbene con qualche disparità a livello regionale.

Il turismo in Italia ha raggiunto cifre record, grazie a oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi, che comprendono le strutture alberghiere e le risorse extra-alberghiere.

Le prenotazioni superano i livelli pre-Covid, soprattutto nel comparto B&B e case vacanza. L’anno scorso sono stati 16 milioni gli arrivi in più (+13,4%) e 39 milioni le presenze (+9,5%).

Turismo: in Italia è boom di affitti brevi

La componente estera della clientela torna a prevalere con il 52,4% delle presenze turistiche. I picchi si sono registrati nella provincia di Bolzano (70,6%), in Veneto (69,3%), Lazio (64,2%) e Lombardia (62%).

Gli arrivi e le presenze nel settore extra-alberghiero crescono del 16,9% e dell’11,0% rispetto all’anno precedente e presentano incrementi maggiori di quelli del settore alberghiero.

Sono proprio gli affitti brevi, stando al rapporto redatto da ISTAT e Ministero del Turismo, a mostrare performance in netta crescita.

In quali regioni dominano gli affitti brevi

Osservando i dati a livello territoriale, l’aumento delle presenze che coinvolge il comparto extra-alberghiero nel 2023 è stato superiore del 20% rispetto al 2022 soprattutto nel Lazio (31,5%) – dove le presenze sono aumentate di oltre il 20% anche nel settore alberghiero.

Ottimi risultati anche in Sicilia (25,2%), in Campania (22,8%) e in Lombardia (22,3%).

Il settore extra-alberghiero ha superato il comparto alberghiero dal punto di vista delle presenze nelle Marche, in Toscana e in Veneto.

Per gli altri territori prevale ancora la scelta del classico albergo rispetto alle formule di alloggio alternativo, con oltre il 70% in Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta  e nelle Provincie autonome del Trentino-Alto Adige.

Alloggi su Airbnb in Italia

Gli alloggi disponibili su Airbnb in Italia, registrati a fine 2023, erano 608mila. Il maggior numero concentrato in Toscana (12,9%), Sicilia (11,4%) e Lombardia (11,1%), seguite da Puglia (8,9%), Sardegna (8,4%), Lazio (8,3%), Campania (6,8%) e Veneto (5,7%).

Le prenotazioni più frequenti? Il tasso di occupazione con i livelli più elevati si registrano nel Lazio (69,3%), in Veneto (62,5%) e in Lombardia (60,3%).

Vedremo se le nuove regole 2024 incideranno su questi numeri, tra la tassazione della cedolare secca al 26% sugli alloggi dei provati dal secondo al quarto, accompagnata dall’arrivo del CIN e dei nuovi adempimenti per gli alloggi professionali.