La detrazione IRPEF al 19% si applica anche a a farmaci, prestazioni e spese mediche effettuate all’estero. Le indicazioni su come applicarle correttamente sono contenute nella Guida dell’Agenzia delle Entrate dedicata a “Tutte le agevolazioni della Dichiarazione 2024“.
La regola generale è che si applicano le stese regole previste in Italia per la detrazione per la parte che eccede la franchigia del 129,11 euro ma la documentazione da conservare può essere difforme: vediamo dunque come ovviare.
Farmaci dall’estero detraibili con integrazione scontrino
Partiamo dall’acquisto di farmaci all’estero. È necessario produrre documentazione relativa a tutti gli elementi che sono indicati nello scontrino parlante italiani. Se il farmacista estero rilascia un documento di spesa da cui non risultino le predette indicazioni, bisogna inserirle nel seguente modo: il codice fiscale del destinatario potrà essere riportato a mano sullo scontrino, e bisogna farsi rilasciare dalla farmacia documentazione sulla natura, qualità e quantità del farmaco.
In pratica bisogna attestare se si tratta di “farmaco” o di “medicinale“, indicare il nome del prodotto e la quantità venduta. Non è invece necessario che il pagamento avvenga con strumenti tracciabili (come anche in Italia).
Così come in Italia, sono detraibili tutti i farmaci anche da banco, mentre il beneficio fiscale non si applica a parafarmaci, integratori alimentari, prodotti fitoterapici, colliri e pomate anche se acquistati in farmacia, e anche se assunti a scopo terapeutico su prescrizione medica.
Prestazioni mediche all’estero detraibili se autorizzate
Per quanto riguarda le spese sostenute all’estero per prestazioni mediche, non si possono detrarre le spese per il trasferimento e il soggiorno all’estero ma solo pe prestazioni detraibili anche in Italia e solo la documentazione consente di detrarle.
Ad esempio, le spese per interventi di procreazione assistita sostenute all’estero sono detraibili solo se eseguite per le finalità consentite in Italia e attestate da una struttura estera specificamente autorizzata oppure da un medico specializzato italiano.
Per quanto riguarda la documentazione necessaria, per le prestazioni il pagamento deve essere tracciabile, con l’esclusione di quelle erogate direttamente da strutture pubbliche o convenzionate con il servizio sanitario nazionale.
La traduzione dei documenti da conservare
Per i documenti in lingua straniera, siano essi fatture o prescrizioni mediche, è necessaria la traduzione.
- Per documenti scritti in inglese, francese, tedesco e spagnolo la traduzione può essere eseguita dal contribuente (esentati i contribuenti residenti in Valle d’Aosta per il francese, e i residenti a Bolzano per il tedesco).
- Per lingue diverse da queste quattro, è necessaria una traduzione giurata, con l’eccezione dei documenti redatti in sloveno se il contribuente è residente in Friuli Venezia Giulia e appartiene alla minoranza slovena.
È sempre ammessa la detrazione della spesa sostenuta all’estero comprovata da documentazione redatta in italiano.