Il diritto di prelazione prevede che il proprietario di un immobile o di un terreno accordi la precedenza a un soggetto specifico in fase di compravendita.
È un diritto che può essere previsto dal contratto ma, in molti casi, è la legge che ne stabilisce regole, limiti e tempistiche.
Il diritto di prelazione su immobili e terreni, ad esempio, è sancito dalla legge e coinvolge sia i conduttori di immobili sia i coltivatori diretti e i proprietari di terreni confinanti.
Analogamente, il diritto di prealazione scatta anche per i coeredi e i familiari se si parla di acquisto dell’impresa familiare.
Per quanto riguarda la prelazione sull’acquisto di un immobile, il proprietario deve comunicare al conduttore la sua volontà di vendere l’immobile, mentre il conduttore ha 60 giorni di tempo per accettare la proposta.
Anche il confinante o il coltivatore deve esercitare il suo diritto di prelazione entro il termine di 30 giorni, versando il prezzo di acquisto entro sei mesi a decorrere dal trentesimo giorno dall’avvenuta notifica da parte del proprietario.
In ogni caso, se il proprietario non provvede a notificare la sua intenzione di vendere un terreno o un immobile, il prelazionario può riscattare la proprietà entro un anno dalla trascrizione del contratto di compravendita.