Il Governo ha approvato un nuovo decreto attuativo di riforma fiscale che contiene novità IRPEF e IRES. che prevede una serie di novità fiscali per imprese e autonomi, affiancandosi alle nuove esclusioni di componenti del reddito previsto per il lavoro dipendente e al cosiddetto bonus tredicesima una tantum erogato il prossimo gennaio.
Per gli autonomi ci sono in particolare nuove deduzioni e ammortamenti per uniformare la loro tassazione a quella delle società, mentre per le imprese interventi di semplificazione fiscale e nuovi criteri di determinazione del reddito.
Il decreto legislativo è stato approvato in esame preliminare, dovrà quindi tornare in Consiglio dei Ministri dopo il passaggio parlamentare. Vediamo nel frattempo cosa prevede nel dettaglio.
Il Bonus Tredicesima
Nel cosiddetto Decreto Primo Maggio, approvato in CdM alla vigilia della Festa dei Lavoratori, spicca la nuova misura a vantaggio dei redditi da lavoro dipendente, il cosiddetto Bonus Tredicesima da 100 euro, che sarà versato (in via temporanea, non trattandosi di una misura strutturale) a gennaio 2025, direttamente dai sostituti d’imposta, con i seguenti requisiti:
- reddito complessivo fino a 28mila euro (rileva quello complessivo enon solo quello da lavoro dipendente), con la comunicazione da parte del lavoratore al sostituto d’imposta a fine anno, sulla presenza di eventuali altri redditi oltre alla RAL;
- coniuge e almeno un figlio entrambi a carico, oppure per i nuclei monogenitoriali almeno un figlio a carico;
- capienza fiscale, ossia imposta lorda d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti, determinata sui redditi da lavoro dipendente percepiti dal lavoratore, con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati.
Altre agevolazioni in busta paga
Si escludono dalla formazione del reddito di lavoro dipendente i contributi e premi versati dal datore di lavoro per i familiari a carico in relazione a prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza o di gravi patologie.
Nuova tassazione per il lavoro autonomo
Per professionisti e lavoratori autonomi si introduce il principio di onnicomprensività, in analogia ai lavoratori dipendenti.
Quindi, il reddito è costituito dalla differenza fra tutte le somme percepite nel periodo d’imposta e le spese sostenute. Si escludono, oltre ai contributi assistenziali e previdenziali, i rimborsi del committente e il riaddebito ad altri soggetti delle spese per l’uso comune degli immobili utilizzati, anche promiscuamente, per l’esercizio dell’attività.
Si estende il regime della tassazione separata alle plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in associazioni, società ed enti, comunque riferibili all’attività artistica professionale.
Si introducono una nuova disciplina relativa alla deducibilità delle spese relative a beni ed elementi immateriali.
Infine, nuovo principio della neutralità fiscale di operazioni straordinarie. Ad esempio conferimenti, trasformazioni, fusioni e scissioni di STP, società tra professionisti, apporti in associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni o in società semplici; apporti delle posizioni partecipative nelle associazioni professionali o società semplici in altre associazioni o società costituite per l’esercizio in forma associata di arti e professioni o in società tra professionisti.
Norme fiscali per le imprese
Per le imprese, ci sono norme di riallineamento dei valori fiscali a quelli contabili e novità sulla determinazione del reddito. Tra le modifiche al trattamento tributario segnaliamo quello che riguarda:
- sopravvenienze attive derivanti da proventi in denaro o in natura conseguiti a titolo di contributo o di liberalità, che potranno concorrere a formare il reddito esclusivamente nell’esercizio in cui sono incassati;
- valutazione delle rimanenze finali di opere, forniture e servizi;
- differenze sui cambi.
In materia di conferimenti d’azienda, si prevede che la società conferitaria potrà applicare un’imposta sostitutiva sui maggiori valori attribuiti in bilancio a immobilizzazioni materiali e immateriali relativi all’azienda ricevuta. L’opzione si esercita nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale avviene il conferimento. Sono previste modulazioni dell’entrata in vigore con un regime transitorio connesso alle nuove disposizioni in materia di riallineamento.
Nel decreto è modificato il regime di riporto delle perdite da parte delle società residenti, ai fini della determinazione della base imponibile IRES, intervenendo, in particolare, in materia di fusione, scissione, scissione per scorporo, conferimenti di partecipazioni in società, liquidazione.
Infine, sono previste disposizioni per il reddito agricolo e per i redditi diversi.