Novità in arrivo per le imposte ipotecarie e catastali: sono contenute nello schema di decreto legislativo, approvato il 9 aprile in Consiglio dei Ministri, sulla riforma delle delle imposta di registro, di bollo, sulle successioni e donazioni e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA.
Dal 2025, in particolare, è prevista una razionalizzazione dei tributi sopra indicati, una riduzione d’imposta per le ispezioni ipotecarie con richiesta telematica e la disponibilità per tutti della banca dati ipotecaria e catastale.
Dopo il passaggio parlamentare per gli eventuali emendamenti e correttivi, il decreto tornerà in CdM per approvazione definitiva. Vediamo cosa prevede.
Tributi ipotecari e speciali ridotti
Il tributo dovuto per la consultazione ipotecaria si libera dell’attuale meccanismo di imposizione graduale in base al numero di formalità. Lo sconto per le richieste telematiche sale al 20%.
I tributi speciali per i servizi resi dall’Agenzia delle Entrate saranno raggruppati in una tabella unica suddivisa in tre voci, con aggiornamento e forfettizzazione degli importi dovuti. Previste nuove ipotesi di esenzione per i servizi erogati con modalità interamente automatizzata.
Per quanto riguarda i tributi speciali catastali, oltre al pagamento in misura fissa si prevedono anche nuove ipotesi di gratuità per le consultazioni telematiche.
Mappe e visure ipotecarie e catastali libere
Vengono riviste le procedure di accesso alla consultazione telematica delle banche dati ipotecaria e catastale, sulla base delle indicazioni contenute in un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Viene ampliato il novero dei soggetti che, per finalità di pubblico interesse o per lo svolgimento di funzioni ausiliarie in ambito giurisdizionale, possono accedere con modalità telematiche in esenzione da tributi ed oneri.
Si introduce un regime di gratuità per il rilascio telematico delle mappe catastali.
L’aggiornamento delle informazioni in Catasto dopo il decesso di persone fisiche titolari di diritti di usufrutto, uso e abitazione sarà effettuato in automatico, eliminando tributi e oneri.
Il soggetto che gode di un diritto di accrescimento, invece, dovrà comunicare l’informazione all’Agenzia delle Entrate facendo domanda di voltura in regime di esenzione.
Imposta di bollo con F24
Prevista anche una modalità semplificata di pagamento dell’imposta di bollo sugli atti da registrare in termine fisso, con il versamento mediante modello F24, nel termine previsto per la registrazione dell’atto. Per i documenti analogici presentati in originale allo sportello, resta possibile continuare ad assolvere l’imposta di bollo tramite contrassegno telematico.
Infine, la riforma prevede l’accorpamento dell’imposta di bollo con i diritti riscossi dagli uffici consolari e l’esenzione per gli atti adottati o ricevuti dagli uffici diplomatici e consolari.