Quanto prende un invalido civile al 75%

di Teresa Barone

Pubblicato 15 Marzo 2024
Aggiornato 5 Aprile 2024 13:26

Panoramica sulle agevolazioni previste per le persone con invalidità civile al 75%, dall’assegno di invalidità fino alla concessione del contrassegno auto.

Alle persone con invalidità civile sono riconosciute diverse agevolazioni, forme di sostegno previste per colmare le limitazioni che riguardano la capacità lavorativa ma anche l’autonomia personale.

In presenza di un grado di invalidità al 75% riconosciuta, infatti, ai soggetti interessati sono riconosciuti alcuni diritti che rendono possibile l’accesso a specifiche agevolazioni: dalla Legge 104, all’assegno di invalidità fino all’esenzione del ticket sanitario e alla concessione del contrassegno per gli invalidi.

Elenco prestazioni per invalidi al 75%

Qui di seguito una panoramica delle prestazioni spettanti con i relativi requisiti di accesso.

Assegno ordinario di invalidità

L’assegno ordinario di invalidità è cumulabile con i redditi di lavoro. Come requisiti vengono richiesti almeno 5 anni di contributi di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio, età pari o superiore a 67 anni e stato di disoccupazione.

Pensione di invalidità civile

La pensione di invalidità civile (333,33 euro erogati dall’INPS) è riservata a chi ha entrate derivanti dall’attività lavorativa inferiori a 5.725,46 euro annui, età anagrafica compresa tra 18 e 67 anni e disoccupazione.

Prepensionamento

Il prepensionamento riservato a chi ha un’invalidità almeno del 75% fa sì che vengano accreditati 2 mesi di contributi figurativi ogni 12 mesi lavorati, fino a un massimo di 5 anni, accorciando di fatto l’attesa per l’uscita dal mondo del lavoro.

APe sociale

L’APe sociale invalidi è un assegno per il lavoratore dai 63 anni di età che viene erogato fino al perfezionamento del requisito della pensione di vecchiaia. Viene richiesto un minimo di 30 anni di contributi, per le donne c’è uno sconto di un anno per ogni figlio, per un massimo di 2 anni.

Pensione anticipata lavoratori precoci

La pensione anticipata lavoratori precoci si ottiene con 41 anni di contributi, a patto di appartenere alle categorie di lavoratori che possono accedere all’APe sociale, svolgimento di un lavoro usurante, iscrizione alla previdenza obbligatoria prima del 1996 con almeno 12 mesi di contributi versati prima del 19° anno di età.

Legge 104

La Legge 104/92, nota anche come Legge sui Diritti dei Disabili, offre una serie di benefici e tutele per le persone con disabilità riconosciuta. Uno dei principali benefici previsti dalla Legge 104 è il cosiddetto “assegno di accompagnamento”, che è erogato a chi ha riconosciuta una grave invalidità civile. Ci sono poi il prolungamento del congedo parentale, i congedi straordinari e i permessi giornalieri retribuiti.

Da precisare, però, che l’invalidità civile al 75% rientra tra le condizioni che possono dare diritto al riconoscimento della Legge 104, ma non è l’unico requisito. È necessario che l’invalidità sia valutata come grave, ai sensi dell’art. 3 comma 3 della Legge 104/92, e che comporti una limitazione significativa nell’autosufficienza della persona.

Per ottenere il riconoscimento della Legge 104, è fondamentale presentare domanda presso l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) e sottoporre la documentazione richiesta per la valutazione della situazione.

=> Legge 104, a chi spetta: tutte le patologie e le percentuali di invalidità richieste

Ausili, protesi e sussidi tecnici ed informatici

In caso di infermità o menomazione è possibile scaricare al 19% le spese sostenute per ausili e protesi, per le quali si ha diritto all’applicazione dell’IVA agevolata al 4%. Il requisito richiesto è di avere una riduzione della capacità lavorativa pari almeno a un terzo (33,33%).

I sussidi tecnici ed informatici che favoriscono l’autonomia delle persone con disabilità godono dell’applicazione dell’IVA agevolata all’acquisto e la spesa può essere detratta nella dichiarazione dei redditi annuale. È necessario avere una prescrizione autorizzativa e il certificato di handicap o invalidità.

Esenzione ticket sanitario

L’esenzione dal ticket sanitario è previsto per chiunque abbia un’invalidità certificata almeno al 75% per prestazioni specialistiche, diagnosi strumentale e pagamento dei medicinali prescritti con ricetta medica.

Collocamento categorie protette

Il collocamento categorie protette è riservato a chi ha un’invalidità superiore al 33%, cecità, sordità, diritto all’assegno di invalidità civile, invalidità di guerra o per servizio con minorazioni dalla 1° all’8° categoria.

Congedo per cure

Con la disabilità al 75% si può richiedere il congedo per cure relative all’infermità o menomazione per un periodo non superiore a 30 giorni all’anno.

Contrassegno invalidi

Possono richiedere il contrassegno invalidi coloro che hanno una disabilità al 75%, almeno, così da poter usufruire degli appositi parcheggi loro riservati.

Scelta sede aziendale

Chi ha un’invalidità dichiarata pari o superiore al 75% ha diritto ad avere la priorità nella scelta della sede. Questo però vale solo per i dipendenti pubblici.

Auto

Le agevolazioni fiscali per i veicoli destinati alle persone con disabilità includono l’applicazione dell’IVA agevolata all’acquisto, la detraibilità del 19% della spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi, l’esenzione dal pagamento del bollo auto e delle tasse di trascrizione. Sono ammesse all’agevolazione le persone con disabilità motoria, intellettiva (con indennità di accompagnamento e certificato di handicap grave) o sensoriale (ciechi e sordi) documentate dai relativi certificati di invalidità o handicap. In alcuni casi è obbligatorio adattare il veicolo per i disabili motori senza gravi problemi di deambulazione e titolari di patente di guida speciale.

Bonus abbattimento delle barriere architettoniche

Contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti: le persone con disabilità possono detrarre fino al 75% le spese sostenute per la mobilità verticale dei disabili, ovvero aventi ad oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Viene richiesta un’apposita asseverazione per il rispetto dei requisiti e la tracciabilità dei pagamenti, da effettuare con il cosiddetto “bonifico parlante”.

Chi prende l’invalidità civile al 75%

L’invalidità civile al 75% viene riconosciuta a chi ha una ridotta capacità lavorativa pari o superiore a tale percentuale.

Le condizioni mediche che possono dare diritto all’invalidità al 75% includono:

  • Gravi deficit motori o sensoriali che limitano significativamente l’autonomia personale e le capacità lavorative, come la cecità totale o la sordità totale.
  • Malattie croniche e invalidanti che richiedono un trattamento continuo e che limitano le capacità lavorative, come insufficienza cardiaca grave, malattie epatiche croniche in fase avanzata, insufficienza renale cronica terminale.
  • Patologie oncologiche in fase avanzata.
  • Malattie autoimmuni gravi e invalidanti, come il lupus eritematoso sistemico in fase avanzata o la sclerodermia sistemica in fase avanzata.
  • Malattie genetiche rare con grave compromissione della funzionalità, come la distrofia muscolare di Duchenne in fase avanzata, la fibrosi cistica in fase avanzata.
  • Malattie neurodegenerative avanzate, come la sclerosi multipla in fase avanzata, la malattia di Parkinson in stadio avanzato, l’atrofia muscolare spinale di tipo 2 o superiore.
  • Disturbi psichiatrici gravi che compromettono le capacità cognitive e relazionali, come la schizofrenia in fase avanzata o il disturbo bipolare con episodi frequenti e gravi.
  • Lesioni cerebrali gravi o danni cerebrali permanenti, come quelli derivanti da un trauma cranico grave o da ictus ischemici o emorragici.

Questi sono solo alcuni esempi e la valutazione dell’invalidità dipende da molti fattori, inclusa la gravità della condizione, l’entità del suo impatto sulle attività quotidiane e l’autonomia della persona. La valutazione dell’invalidità civile viene effettuata da una Commissione Medica Legale (CML) dell’ASL, che visita il richiedente e stima la sua capacità lavorativa.

Come ottenere il riconoscimento dell’invalidità

L’invalidità civile attesta la perdita, anche temporanea, della capacità lavorativa e delle normali funzioni  quotidiane a causa di menomazioni o  deficit. Può ad esempio verificarsi a causa di un infortunio.

Per vedersi riconosciuta una invalidità civile (se al 75% darà diritto alle agevolazioni sopra elencate, ma anche se di grado inferiore comporta dei benefici di legge) ci si può attivare in autonomia facendo domanda all’INPS (a questo link) oppure rivolgersi ai patronati, sia per le prime visite sia per le revisioni.

Per ottenere l’accertamento dello stato di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità, è prima necessario recarsi dal dottore e chiedere il rilascio del certificato medico introduttivo (con validità di 90 giorni), redatto in base alla patologia invalidante e alla relativa diagnosi.

Il medico compila il certificato online e lo inoltra all’INPS, stampando la ricevuta completa di numero di protocollo consegnata all’interessato insieme a una copia del certificato originale, da esibire al momento della visita.

L’accertamento sanitario viene infatti eseguito da una Commissione medico-legale presso le ASL con medico INPS o presso i centri medico-legali dell’INPS convenzionati.