Cartella esattoriale: nuove avvertenze per i ruoli notificati

di Anna Fabi

12 Febbraio 2024 14:06

Riscossione: nuova formulazione del foglio Avvertenze per le cartelle esattoriali notificate dopo l'entrata in vigore della riforma del contenzioso.

Con la riforma del contenzioso tributario e le nuove procedure di notificazione degli atti impositivi, l’Agenzia delle Entrate ha approvato una nuova formulazione dei ruoli, per dare spazio alle novità in materia di notifica del riscorso, vizi di forma, richieste di riesame, introdotte dal decreto legislativo 220/2023, attuativo della riforma fiscale.

La modifica ai fogli Avvertenze della cartella di pagamento è contenuta nel provvedimento AdE del 9 febbraio 2024.

Vizi di notifica della cartella

La nuova versione delle Avvertenze nelle cartelle esattoriali prevedono adesso i nuovi riferimenti legislativi, fornendo le informazioni per il ricorso per vizio di notificazione dell’atto.

La riforma ha infatti abrogato la mediazione sulle controversie di valore inferiore a 50mila euro a decorrere dal 4 gennaio 2024 ed ha previsto che, in caso di vizi della notificazione eccepiti nei riguardi di un atto presupposto emesso da un soggetto diverso da quello che ha emesso l’atto impugnato, il ricorso è sempre proposto nei confronti di entrambi i soggetti.

Le altre modiche al foglio Avvertenze

Ci sono poi nuove indicazioni in materia di richiesta di informazioni e di riesame del ruolo e sulle modalità di presentazione della richiesta nel caso in cui la cartella riguardi somme dovute a seguito di controllo automatizzato.

Queste riformulazioni si possono trovare negli allegati da 2 a 4.

Nello specifico, cambia la “Richiesta di informazioni e di riesame del ruolo in autotutela”, sostituendo le parole “Direzione o Centro Operativo” con “Ufficio”. Nell’allegato 2, inoltre, sono state aggiornate le modalità di presentazione di richiesta del riesame, nel caso in cui il ruolo riguardi somme dovute a seguito di controllo automatizzato.

In base alla natura del controllo fiscale da cui scaturisce l’atto, infatti, con la riforma del contenzioso cambiano le procedure e le tempistiche di intervento.

Facendo distinzione tra autotutela obbligatoria e facoltativa si dispone che, in una serie di casi, il Fisco proceda con l’annullamento dell’atto impositivo senza necessità di richiesta da parte del contribuente.