La presentazione di un SAL straordinario entro il 31 dicembre 2023 potrebbe permettere l’accesso al Superbonus al 110% anche da parte di chi non riuscirà a completare i lavori entro l’anno in corso: su questa proposta sembrano scemare le speranze, anche se non è detta l’ultima parola.
La sede normativa, tuttavia, non potrà essere la nuova Legge di Bilancio, a Palazzo Madama dal 20 dicembre e voto di fiducia atteso per venerdì 22 dicembre, in previsione del passaggio alla Camera entro il 30 dicembre.
Nel testo esaminato dalla commissione Bilancio del Senato non ci sono novità in merito, ma l’auspicio sarebbe quello di inserire il provvedimento in Aula. Diversamente, si potrebbe sfruttare il tradizionale Decreto Milleproroghe.
SAL straordinario per il Superbonus 110 nei condomini
In base alla richiesta, il SAL straordinario (Stato di avanzamento lavori) permetterebbe di comunicare la percentuale residua dei lavori da completare entro i primi giorni del 2024, in modo da usufruire dei vantaggi previsti dal Superbonus 110% senza limitazioni.
Diversamente, si applicherebbe il 70% previsto per il nuovo anno.
Su questo punto sarebbero ancora in corso alcune interlocuzioni tra Governo e Ragioneria dello Stato, sebbene non manchino le obiezioni da parte dei tecnici. È stato lo stesso Ministro Giancarlo Giorgetti, a fare il punto, nei giorni scorsi, sulle valutazioni in corso dell’ultimo minuto:
Sulla proroga del Superbonus, per quanto riguarda in particolare sullo Stato di avanzamento dei lavori, ci sono degli aspetti da considerare sull’economia ma anche sui conti pubblici. Vediamo: stiamo monitorando.
Una misura salva-lavori potrebbe dare il via libera a ulteriori comunicazioni SAL ma solo per i condomini, come chiarito dal senatore Dario Damiani: tali soggetti, se l’intervento normativo sarà inserito nei prossimi provvedimenti di legge al vaglio del Governo e del Parlamento, permetterà di segnalare a che SAL si è arrivati rispetto al 60% registrato dall’Agenzia delle Entrate.
La finestra straordinaria consentirebbe di applicare il 110% ai lavori effettuati e fatturati nel 2023, da parte di coloro i quali non sono riusciti a chiudere i lavori entro il 2023, pur avendo già utilizzato i due SAL al 30% previsti dalla legge. Per l’invio delle fatture potrebbe esserci tempo fino ai primi di gennaio 2024.