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Manovra 2024 e PNRR: in arrivo maxi-emendamenti del Governo

di Alessandra Gualtieri

24 Novembre 2023 19:37

Manovra 2024: vertice a Palazzo Chigi con le associazioni datoriali sul Ddl di Bilancio e il PNRR, in arrivo correttivi tramite maxi-emendamento.

La premier Giorgia Meloni e i ministri Giancarlo Giorgetti, Matteo Salvini e Marina Calderone hanno incontrato a Palazzo Chigi i rappresentanti delle associazioni datoriali per fare il punto dei correttivi alla Legge di Bilancio e sulle novità del PNRR.

A margine dell’incontro è emersa anche una conferma: è in arrivo un maxi-emendamento di Governo che incamera i correttivi alla Manovra 2024 su vari capitoli, per risolvere una serie di nodi che hanno sollevato particolari critiche.

Vediamo quali sono le anticipazioni a riguardo.

Maxi-emendamento di Governo su Manovra e Dl Anticipi

Il maxi-emendamento di Governo, che riguarderà aspetti di carattere finanziario, sarà presentato nel corso dell’iter parlamentare del disegno di legge della Manovra, che al momento si trova all’esame della Commissione Bilancio del Senato.

Prima di tutto si affronterà la questione del taglio delle future pensioni dei medici, almeno quelli che rientrano nella platea dei dipendenti del pubblico impiego con almeno 15 anni di contributi versati prima del 1995 nelle gestioni ex-INPDAP. Il rischio è che, diversamente, si producano pensionamenti in massa per evitare la penalizzazione, per cui si cerca la quadra per evitare di ridurre ancora il numero dei sanitari in Italia, già fortemente al limite minimo rispetto alle necessità.

Le ipotesi al vaglio sono al momento due: limitare la stretta alle pensioni anticipate, rimandare per due anni la revisione delle aliquote. La volontà di Governo, secondo il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, sarebbe quella di applicare ogni eventuale correttivo all’intera platea di lavoratori interessati (per evitare profili di incostituzionalità) ma non ci sono ancora dettagli certi.

Alcune modifiche ordinamentali troveranno posto anche nel Decreto Anticipi, sempre attraverso maxi-emendamento di Governo.

Secondo il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, comunque, non si tratta di interventi di particolare portata. Di fondo, l’impianto della Manovra resta lo stesso. Sostanzialmente, l’intervento di Governo serve a placare gli animi sui nuovi coefficienti di rendimento della quota retributiva delle pensioni miste dei sanitari (e delle altre categorie di lavoratori interessati dal ricalcolo).

La conferma era già arrivata da Giorgia Meloni in Senato:

Sull’articolo 33 della Manovra, che coinvolge alcuni medici, è stato evidenziato un trattamento disomogeneo. Il governo ha annunciato che intende rivedere la norma, in particolare sugli operatori sanitari: che non subisca penalizzazione chi accede alla pensione di vecchiaia o ha elevata anzianità contributiva.

Martedì 28 novembre è in programma un analogo incontro con i sindacati durante il quale, prevedibilmente, saranno esposti con maggiori dettagli i correttivi in arrivo.

Pacchetto imprese dirottato nel PNRR

Il governo mette a disposizione della crescita economica italiana altri 21 miliardi di euro, quasi “una seconda manovra economica” come l’ha definita la premier, annunciando la novità per il PNRR alle associazioni datoriali durante l’incontro di oggi, venerdì 24 novembre, tenutosi a Palazzo Chigi.

Il punto è che molte delle misure per favorire la produttività e la crescita, a partire dagli incentivi alle imprese, sono del tutto assenti dalla Manovra 2024, per motivi strettamente finanziari. Il pacchetto imprese, par di capire, si sposterà dunque nel PNRR, sfruttandone i relativi fondi.

Si tratterà di riformulare alcuni interventi, così da lasciare alla Manovra la sua veste di austerity ed il focus sulle misure per i ceti medio-bassi, ed orientando invece il Recovery Plani allo sviluppo d’impresa.

I 21 miliardi in arrivo sono il “frutto della rimodulazione del Piano in un’ottica di efficientamento”, è stato infatti spiegato dal Governo alle organizzazioni datoriali.

Di contro, alcuni progetti “irrealizzabili o non ammissibili” sono stati modificati e altri – in particolare quelli degli enti locali – saranno finanziati attraverso i Programmi Ue e quelli nazionali uscendo dal PNRR.

Misure di investimento per imprese nel nuovo PNRR

Sempre nella giornata di oggi, tra l’altro, il Ministro Raffaele Fitto ha presentato alla stampa il nuovo Piano di Ripresa e Resilienza italiano rivisto e integrato, in collaborazione con la Commissione UE, con le modifiche legate al capitolo RepowerEu. Entro fine anno è atteso – dopo il via libera di Bruxelles – la richiesta della quinta tranche di finanziamenti.

I principali interventi destinati alle imprese contenuti nel nuovo PNRR valgono 12,4 miliardi di euro e possono essere sintetizzati nel seguente modo.

  • Bonus Transizione 5.0 (6,3 miliardi di euro), tramite credito di imposta per la transizione verde e digitale, in continuità con il piano “Transizione 4.0”. La misura interessa i beni digitali (beni 4.0 materiali e immateriali), i beni per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili e la formazione del personale in competenze per la transizione ecologica.
  • Contributi PMI per autoproduzione Rinnovabili (320 milioni di euro), tramite sovvenzioni per l’acquisto di sistemi e tecnologie digitali per la produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, lo stoccaggio e l’accumulo.
  • Transizione Ecologica, Tecnologie Net Zero e competitività e resilienza delle filiere produttive strategiche (2,5 miliardi di euro), tramite il supporto alle imprese di filiera nei processi produttivi e nella loro sostenibilità.
  • Contratti di Filiera (2 miliardi di euro) tramite finanziamento dei contratti di filiera nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.
  • Parco Agrisolare (850 milioni di euro) con incentivi alle aziende agricole e di allevamento per installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di gestione intelligente dei consumi elettrici ed accumulatori e tetti energetici.
  • Fondo tematico BEI per il turismo (308 milioni di euro aggiuntivi) per il rafforzamento strutturale e la competitività del settore turistico.