Dal 2024 è previsti un nuovo aumento delle pensioni minime, confermato anche dal Governo per voce della premier Giorgia Meloni “viene confermata la super-rivalutazione delle pensioni minime per gli over-75”).
Non essendoci indicazione a riguardo nella nuova Legge di Bilancio, resta dunque in vigore il maxi-aumento previsto nella Manovra dello scorso anno, che prevede un +2,7% di rivalutazione per questi assegni.
Di quanto aumentano le pensioni minime nel 2024
Gli aumenti per gli assegni minimi nel 2023 sono stati pari all’importo calcolato applicando un’aliquota di rivalutazione di:
- 1,5% per i pensionati sotto i 75 anni;
- 6,4% per i pensionati che hanno superato i 75 anni.
Da capire se la super-rivalutazione confermata anche per il 2024 applicherà il +2,7% per entrambe le categorie o solo agli over75. La Manovra 2023 aveva infatti previsto:
un incremento di 1,5 punti percentuali per l’anno 2023, elevati a 6,4 punti percentuali per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni, e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024.
Meloni ha parlato soltanto di quelle degli over-75, per cui sembrerebbe prevista una replica della combinazione +1,5 / +6,7% piuttosto che un’applicazione della previsione originaria del +2,7% per tutte le minime.
Passando alle cifre vere e proprie, nel 2023 l’aumento transitorio delle minime aveva portato il trattamento base di 563,74 euro (ottenuto applicando il +7,3% di indicizzazione Istat rispetto al 2022) a 572,20 euro per i pensionati con meno di 75 ani (+1,5%) ed a 600 euro per quelli sopra i 75 anni (+6,4%).
Da capire, quindi, quali aliquote saranno applicate nel 2024 al trattamento base.
Conguaglio rivalutazione a dicembre 2023
Se il conguaglio della perequazione sul 2022 è intanto atteso per il mese di dicembre (lo prevede il Decreto Fiscale 145/2023), sarà necessario attendere fino al 1° gennaio per vedere attuati gli incrementi dei trattamenti pensionistici minimi.
Sulla rivalutazione delle pensioni, in rapporto al dato inflazionistico, abbiamo lavorato più o meno come avevamo fatto lo scorso anno. Rivalutiamo al 100% le pensioni fino a 4 volte il minimo, al 90% quelle da 4 a 5 volte il minimo e poi a scendere man mano che, ovviamente, aumenta l’importo della pensione.