Si estende la maggiorazione dell’Assegno Unico erogato a favore dei nuclei vedovili, in cui entrambi i genitori erano titolari di redditi da lavoro; con la circolare n. 76 del 10 agosto 2023, l’INPS ufficializza sulla proroga per cinque anni della somma aggiuntiva prevista dal Decreto Lavoro.
Come previsto dall’articolo 22 del Dl n. 48/2023, infatti, la maggiorazione nell’ambito del limite di godimento dell’Assegno Unico è riconosciuta nel caso di unico genitore lavoratore al momento della presentazione della domanda, ove l’altro risulti deceduto, per un periodo massimo di cinque anni successivi a tale evento.
Con effetto dal 1° giugno 2023, spiega l’INPS, sulla materia è intervenuto l’articolo 22 del citato decreto-legge n. 48/2023, che ha riformulato l’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230/2021.
Adesso è prevista espressamente l’estensione della maggiorazione per i genitori lavoratori ai nuclei monogenitoriali che sono tali a causa del decesso dell’altro.
L’estensione della maggiorazione ai nuclei vedovili si applica dal 1° giugno ma senza riconoscimento degli arretrati, come precisa l’Istituto di previdenza nella circolare dedicata.
stato tuttavia limitato l’effetto del nuovo disposto di cui al citato comma 8 alle rate maturate a partire dal 1° giugno del corrente anno, senza che sia altresì prevista la possibilità di riconoscere “somme a titolo di arretrati”, e tenendo conto della data in cui si è verificato il decesso, che non deve comunque essere anteriore al quinquennio.