L’emergenza caldo sta mettendo a dura prova buona parte dell’Italia, tanto che dal parte del Ministero del Lavoro e della Salute, INL, INPS e INAIL ha preso il via la gestione integrata per fronteggiare l’attuale e le future crisi dovute ai cambiamenti climatici.
In collaborazione con le parti sociali, inoltre, il Ministero del Lavoro si è reso disponibile alla stesura di un protocollo congiunto per affrontare i temi dell’organizzazione del lavoro e delle misure da adottare per combattere le temperature elevate.
Approccio integrato all’emergenza caldo
Come ha spiegato il Ministro Marina Calderone:
Stiamo affrontando oggi un’emergenza che si è già verificata nelle scorse estati. Ci proponiamo di intervenire potenziando gli strumenti già esistenti e disegnando ulteriori strategie che, oltre all’intervento normativo, prevedano anche il coinvolgimento delle parti sociali nell’adozione di buone prassi e di interventi organizzativi capaci di rendere più efficace il presidio della sicurezza dei lavoratori e tutelino la loro salute.
Cassa integrazione per tutti e a fasce orarie
Da parte del Ministero, inoltre, c’è l’intenzione di valutare anche l’introduzione della GIG a ore che coinvolga tutti i settori e le aziende: la sospensione delle attività, infatti, non avverrebbe a giornata intera ma solo in determinate fasce orarie, ad esempio dalle ore 10 alle ore 17.
Gestione rischio calore sul lavoro
Nel vademecum pubblicato per informare sui rischi dell’esposizione alle alte temperature nei luoghi di lavoro, infatti, si menziona sia l’uso dell’aria condizionata negli uffici e ambienti indoor sia la fornitura di dispositivi specifici (come il cappello a falda larga) a coloro che lavorano all’aperto, oltre a vietare il lavoro dalle 10 alle 17 in alcuni settori come l’agricoltura e la silvicoltura.
Il documento, inoltre, fa anche riferimento al ricorso allo Smart Working.