Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Pubblica Amministrazione.
Il provvedimento contiene misure di varia natura, di cui riassumiamo di seguito quelle principali.
Riorganizzazioni enti pubblici
In termini di riorganizzazione della PA, è previsto l’assorbimento da parte del Ministero del Lavoro delle competenze fino ad oggi attribuite all’ANPAL (Agenzia nazionale politiche attive lavoro), disposizioni in materia di organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e sull’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), l’estinzione delle società partecipate dall’Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana (ESACRI).
Nuove risorse per enti statali
Per quanto riguarda i nuovi stanziamenti pubblici, sono previste: risorse per il personale tecnico-amministrativo delle università statali; incremento del Fondo risorse decentrate del Ministero della Salute; risorse per la digitalizzazione dei cammini giubilari; indennità aggiuntive e nuovi dirigenti penitenziari.
Giustizia e concorsi
- Rinvio del termine del 30 giugno per le impugnazioni del nuovo rito cartolare introdotto dalla riforma Cartabia;
- velocizzazione delle procedure di concorso per il personale docente;
- assunzioni con contratto annuale (anche tramite agenzie di somministrazione) di 30 funzionari per supportare le Prefetture delle province alluvionate.
Misure per lo Sport
- Per le società sportive professionistiche, solo le plusvalenze biennali (e non più annuali) contribuiscono a formare reddito;
- i giudizi sportivi comportanti penalizzazioni di punti dovranno iniziare non prima della fine del campionato e concludersi non oltre l’inizio di quello successivo;
- per le società dilettantistiche, niente norme di giustizia sportiva sui provvedimenti per ammissione ai campionati;
- per le società sportive professionistiche, controlli economico-finanziari per garantire il regolare svolgimento del campionato;
- credito d’imposta per l’anno 2023 alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie;
- esenzione IVA anche per attività didattiche e formative svolte dagli organismi riconosciuti dal CONI e dagli enti sportivi senza scopo di lucro iscritti al Registro Nazionale delle attività sportive;
- reintroduzione del vincolo sportivo per atleti praticanti discipline sportive dilettantistiche.