Quando deve avvenire il passaggio generazionale in azienda? Quali sono le forme di continuità aziendale più efficaci? A questi e altri quesiti ha risposto la recente survey promossa dal Gruppo Giovani di Confimi Industria e dalla Fondazione Imprendi-Scuola di Imprenditorialità, presentata in occasione dell’assemblea dei Giovani Imprenditori Federlazio (GIF).
=> Aziende familiari alla prova del ricambio generazionale
Lo studio ha indagato sul fenomeno della continuità aziendale e successione familiare, coinvolgendo separatamente genitori e figli. Dall’indagine sono emersi diversi dati interessanti:
- il 65,9% dei genitori ritiene che la successione familiare sia da preferire rispetto alle altre forme di continuità, iniziandola quando i figli hanno un’età di circa 25 anni (37,5%) o 20 anni (27%);
- il 43% dei genitori pensa che il passaggio generazionale debba avvenire intorno ai sessant’anni, mentre solo il 28% ritiene corretto attendere fino ai 65 anni;
- per il 41% l’età dei figli che subentrano in azienda deve essere intorno ai trent’anni, mentre per un altro 38% verso i 35 anni.
Per quanto riguarda la successione, per il 35% dei partecipanti all’indagine va iniziata a 55 anni, per il 35% a 50 anni, per il 17% a 60 anni, per il 23% a 65 anni.
Secondo i giovani intervistati, il passaggio di consegne non dovrebbe mai avvenire senza aver prima acquisito una adeguata formazione manageriale e imprenditoriale, anche coinvolgendo i collaboratori in uno sviluppo d’impresa basato non solo sul profitto.