Il governo ha posto la questione di fiducia alla Camera sul testo del Decreto Bollette , che è stato approvato con il testo revisionato dalle Commissioni (C. 1060-A/R), che hanno esaminato il provvedimento dopo alcuni rilievi avanzati dagli organi competenti.
Vediamo cosa è cambiato.
DL Bollette: le misure stralciate
Rispetto al testo originario sono stati stralciati alcuni provvedimenti ritenuti non omogenei rispetto alla materia, anche in conseguenza delle osservazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
In particolare, sparisce: lo stanziamento nella misura di un milione di euro in favore del Polo didattico dedicato alle vittime di Marcinelle; la possibilità per i parlamentari di effettuare senza preavviso visite negli enti del SSN e nelle strutture sanitarie pubbliche; la possibilità per Assoprevidenza di supportare gli investimenti dei fondi pensione nella capitalizzazione delle PMI.
Per questioni di copertura finanziaria sollevate dalla Ragioneria dello Stato, inoltre, salta la stabilizzazione dei ricercatori sanitari degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici e degli Istituti zooprofilattici sperimentali.
Le misure confermate nel DL Bollette
Bonus termico
Si tratta di un contributo temporaneo previsto qualora i prezzi del gas dovessero superare la soglia dei 45 euro/MWh, i cui criteri di assegnazione restano in capo ad un successivo decreto ministeriale.
Bonus Sociali
Viene confermato il Bonus Sociale per l’energia elettrica e il gas naturale ai nuclei familiari a basso reddito e alle famiglie numerose, con tetto ISEE innalzato a 30mila euro da aprile a dicembre 2023.
Bonus energia imprese
I crediti d’imposta per le imprese si confermano più selettivi, limitati ai casi in cui il rincaro supera il 30% rispetto alle bollette 2019:
- imprese energivore, contributo pari al 20% delle spese per la componente energetica utilizzata nel secondo trimestre 2023;
- imprese non energivore con contatori da 4,5 kW e costi medi netti per la componente energetica nel primo trimestre più cari del 30% rispetto al 2019: credito del 10% per la componente energetica del secondo trimestre;
- imprese gasivore e non gasivore, se il prezzo del gas nel primo trimestre ha registrato un incremento oltre il 30% rispetto al 2019: credito del 20% della spesa per il gas consumato nel secondo trimestre.
Tregua fiscale con proroghe ed estensioni
In ambito tregua fiscale, c’è la riscrittura del calendario scadenze per la Rottamazione quater, per il ravvedimento speciale, la chiusura delle liti pendenti, la conciliazione agevolata, la rinuncia in Cassazione, la sanatoria sulle violazioni formali. Prevista anche la non punibilità per alcuni reati tributari per:
- mancato versamento di ritenute alla fonte per un importo superiore a 150mila euro;
- mancato versamento di IVA, entro il termine per l’acconto del periodo d’imposta successivo, per un importo superiore a 250mila euro;
- indebita compensazione di crediti per un importo superiore a 50mila euro.
Tali reati non sono punibili neppure in via ordinaria se estinti integralmente tramite conciliazione, adesione o ravvedimento operoso.
Tassa extra-profitti imprese energetiche
Prevista una tassazione meno onerosa per la produzione di energia da fonti agroforestali, la cumulabilità con il contributo regionale per interventi di risparmio energetico per gli incentivi fino al 31 dicembre 2024.