In Gazzetta Ufficiale la notifica del Ministero del Lavoro sull’adozione di due nuovi decreti contro il lavoro nero, in attuazione di quanto previsto nel PNRR (Missione 5, Componente 1, Riforma 1.2: Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso) per il triennio 2023-2025.
un presidio trasversale nella prosecuzione di un’azione necessaria per il miglioramento del mercato del lavoro in Italia, in termini di legalità, tutela dei diritti dei lavoratori e concorrenza leale tra le imprese.
Questo il commento del Ministro Marina Calderone, che esprime soddisfazione anche per l’esito positivo della verifica degli obiettivi in materia da parte della Commissione Europea.
Il DM. 57/2023 istituisce il Comitato Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, che fin da subito si occuperà di monitorare:
- la costituzione di un gruppo di lavoro per l’interoperabilità tra sistemi informativi dei diversi enti;
- la formazione dei nuovi Ispettori e la costituzione di una task force per la pianificazione della vigilanza;
- l’avvio della Piattaforma INPS per interventi di compliance e lo sviluppo di un Indicatore Sintetico dell’Affidabilità Contributiva (ISAC);
- l’attività di formazione riservata ai Centri per l’Impiego;
- la campagna informativa di contrasto al lavoro sommerso;
- l’elaborazione di proposte sulla sanzione per appalto illecito e per la parità di trattamento economico tra dipendenti dell’appaltatore e del sub-appaltatore.
Con il secondo provvedimento, il il DM 58/2023 si aggiornano invece le attività programmate nel Piano Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, entrato in vigore lo scorso 21 dicembre 2022. In particolare, cambia la tabella di marcia prevista per il perseguimento dei diversi obiettivi.