I relazione alle imminenti festività di Pasqua, molti lavoratori potrebbero avere una brutta sorpresa in busta paga: tra le indennità di marzo 2024, infatti, non figurerà quella per la festività non goduta.
Chi si attendeva il pagamento di entrambe le giornate di Pasqua e “Pasquetta”, infatti, troverà nel cedolino paga soltanto la retribuzione aggiuntiva per il Lunedì dell’Angelo.
Perché? Presto detto: fermo restando le tutele stabilite dai singoli CCNL, la legge italiana non riconosce alcuna retribuzione maggiorata per la domenica di Pasqua rispetto ad una normale domenica.
Essendo una festività religiosa che cade sempre di domenica – diversamente da altre feste come il Natale, che sono segnate “in rosso” nel calendario – subisce un trattamento economico differente.
Se il lavoratore si astiene dal lavoro il giorno di Pasqua sta semplicemente godendo del suo giorno di riposo domenicale, mentre se si reca sul posto di lavoro non viene riconosciuto un bonus aggiuntivo rispetto alla maggiorazione per lavoro di domenica.
Il discorso cambia, invece, per il giorno di Pasquetta, che gode delle tutele previste per i giorni festivi secondo l’ordinamento nazionale.