Decreto PNRR: guida completa alle misure

di Anna Fabi

Pubblicato 6 Aprile 2023
Aggiornato 21 Aprile 2023 13:53

La commissione Bilancio del Senato approva il disegno di legge di conversione del Decreto PNRR 3: entrano assunzioni PA, misure per Rinnovabili e SPID.

Nel decreto PNRR entrano nuove assunzioni nella PA, fondi per adeguamenti tecnici a SPID, semplificazioni per le energie rinnovabili e una serie di proroghe.

Il disegno di legge di conversione del decreto 13/2023 è stato approvato con modifiche dalla Commissione Bilancio del Senato, ed è ora in calendario per l’Aula mercoledì 12 aprile. Il decreto dovrà poi passare alla Camera, per la conversione in legge entro il 25 aprile, tempi che prevedibilmente non consentiranno ulteriori cambiamenti.

Il cambio di governance sul Recovery Plan

Il decreto PNRR, attualmente già in vigore, sostanzialmente accentra la governance su Palazzo Chigi, con il controllo e il monitoraggio della spesa che restano al MEF. Sono attese le nomine della nuova struttura di missione, prevedibilmente entro la fine di aprile.

Fra l’altro, sempre entro la fine del mese il Governo italiano deve presentare a Bruxelles eventuali proposte di modifiche al piano, in chiave di integrazione con REPowerEU. In secondo luogo, il decreto prevede una serie di semplificazioni per velocizzare i tempi di attuazione del Piano.

Le novità del Decreto PNRR

Dopo il passaggio in Commissione, l’impianto resta inalterato e sono confermate tutte le misure sulla nuova governance del Recovery Plan.

Vediamo le principali modifiche approvate in commissione.

  • Innanzitutto, viene introdotta la possibilità per gli enti locali di fare contratti di lavoro biennali ai precari assunti a tempo determinato nell’ambito di una serie di progetti Ue. Sempre in materia di assunzioni pubbliche, c’è l’estensione della possibilità di un incarico retribuito ai vertici dell’amministrazione pubblica per personale in pensione fino al 2026.
  • Per quanto riguarda lo SPID, è prevista una somma una tantum di 40 milioni ai gestori per gli adeguamenti tecnologici richiesti dal PNRR.
  • Semplificazioni sulle Rinnovabili, con l’esenzione dalla valutazione di impatto ambientale per una serie di infrastrutture green, fondi per il polo siderurgico di Piombino, i progetti legati al Giubileo 2025, l’Einstein Telescope in Sardegna.
  • Risorse per le strutture residenziali universitarie e nuovo regime autorizzativo per la realizzazione di 60mila posti letto previsti dalla riforma 1.7 del PNRR.
  • E una serie di proroghe: di 24 mesi per i certificati, i permessi e le autorizzazioni per gli interventi per la rete a banda ultra larga. Fino a dicembre, per i decreti attuativi della riforma Cartabia sulla magistratura.